Oggi più che mai,
è necessario che i giovani
sappiano, capiscano e comprendano:
è l’unico modo per sperare
che quell’indicibile orrore non si ripeta,
è l’unico modo per farci uscire
dall’oscurità.
(Elisa Springer, superstite dell’Olocausto)
È quello che facciamo ogni giorno, non soltanto in quello della memoria, all’ITIS “E. Majorana” di Rossano.

Perché lo sterminio – dopo lo sterminio – è quello di non ricordare. O di negare.
Il silenzio dei vivi è un altro annientamento, non solo di corpi.
La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno in questo senso è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. E’ un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino ‘, gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere . . . I giovani liberi devono sapere, dobbiamo aiutarli a capire che tutto ciò che è stato storia, è la storia oggi, e si sta paurosamente ripetendo.” (“Il silenzio dei vivi” Elisa Springer)
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre. (Primo Levi)
Non sei d’accordo anche tu?
Letizia Guagliardi
D’accordo totalmente…soprattutto perché è comodo far finta che siano cose lontane e vecchie. E su e per questa comodità qualcuno vorrebbe riapprofittarne. Non lo possiamo permettere.
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Assolutamente no, Merlino.
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Da “Se questo è un uomo” di Primo Levi: “Considerate se questa è una donna, senza capelli, senza nome, vuoti gli occhi e freddo il gembo. Ripetetele ai vostri figli! Meditate che questo è stato!” Forte e tragica testimonianza dell’esperienza di Levi nel lager! Quel periodo e’stata la vergogna dell’umanità. Giovani, non chiudete gli occhi davanti agli errori di ieri ! “La memoria rende liberi” dalle testimonianze di LilianaSegre: la vita interrotta di una bambina nella Shoah! Ma stiamo attenti agli errori di oggi! Credo che la chiave per comprendere le ragioni del male oggi sia l’indifferenza: quando credi che una cosa non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore!
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Vero. L’indifferenza, in qualsiasi ambito, produce effetti devastanti.
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