Se ti chiedo di pensare alla pizza, riesci a vederla nella tua mente? “Vedi” il rosso del pomodoro, il basilico verde, la mozzarella che fila, ne senti il profumo? Ricordi la sensazione croccante in bocca?
E se ti dico di immaginare un tramonto? Lo visualizzi nella tua testa, con tutti i suoi vari colori, senti magari il frangersi delle onde del mare sulla spiaggia?
E ricordi la sensazione tattile della seta o del velluto? O quella della carta vetro?
Tu mi dirai: ma certo che ne sono capace! È scontato!
Ebbene, sai che da pochi anni è stata scoperta una nuova patologia? Si chiama afantasia (il contrario di fantasia) e chi ne è affetto – circa il 2,5% della popolazione mondiale – è assolutamente incapace di immaginare.
Con i nostri occhi, lo sappiamo, non tutti vediamo allo stesso modo. C’è chi vede benissimo, chi vede un pò meno e quindi porta gli occhiali, chi, invece, è cieco.
Anche con gli occhi della nostra mente funziona allo stesso modo. C’è chi ha una fervida fantasia e nella sua mente “vede” dei veri e propri film, c’è chi di fantasia ne ha poca e vede solo delle immagini confuse, come in una sorta di nebbia, e chi, purtroppo, è mentalmente cieco: buio completo.
Con la fantasia possiamo andare in altri posti, riportare alla mente persone che non vediamo da anni o perlustrare la casa della nostra infanzia, ricordare il motivo di una canzone… semplicemente chiudendo gli occhi. Paradossalmente, quando chiudiamo gli occhi, si aprono quelli della mente. Ma che succede con l’afantasia? Si chiudono gli occhi e anche nella mente c’è il buio completo.
Leggendo le testimonianze di chi ne è affetto ho constatato che per alcuni il disturbo è una condanna con la quale convivere: perdere una persona che si è amata tanto e non riuscire a ricordarne il viso nè la voce. E’ necessario prendere una sua foto. Come se non bastasse, con l’afantasia non si riesce nemmeno a sognare.
Questo disturbo neurologico è ancora in fase di studio perchè è di recente scoperta e non si sa se c’è una possibile cura ma… ci sono dei rimedi per chi ha poca fantasia?
Certo, e uno di questi è la lettura: i libri aiutano molto ad allenare l’immaginazione!
Perciò, visto che in estate c’è più tempo per leggere, perchè non cominciare subito la terapia? Eccoti il mio primo consiglio di lettura (QUI) e… ricorda:
leggere è sempre una buona idea!
Buongiorno Letizia! Ottimo rimedio la lettura, per questo tipo di patologia, perchè apre la mente. Io ringrazio Dio che ho tanta tanta fantasia, sia con gli occhi chiusi che aperti. La fantasia ti fa volare.
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La lettura apre la mente a tutti, provare per credere! Lo so che hai tanta fantasia, perciò tienila sempre in forma! Buon pomeriggio.
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Deve essere terribile non avere fantasia!…
Condivido pienamente l’idea di un buon libro come rimedio per questa strana “patologia”.
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Come ho già detto, per questa patologia ancora non esiste cura perchè è ancora in fase di studio. Per il resto c’è anche la lettura fra i sistemi per aumentare o per migliorare la fantasia. Grazie per il tuo commento, Patrizia.
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Io soffro di afantasia, non visualizzo gli oggetti. Ma sono una persona con un’immaginazione infinita, riesco ad immaginare “per concetti”, è difficile da spiegare. Sono sempre stata convinta fosse così per tutti. Credo che il consiglio di leggere libri sia decisamente fuorviante.. L’afantasia non è mancanza di immaginazione. Ma incapacità di visualizzare ciò a cui si pensa. Posso leggere tutti i libri del mondo ma non vedrò mai quello che leggo.
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Alice, hai ragione. Le cause dell”afantasia non sono ancora note ma negli ultimi anni si sta studiando molto. Tu riesci ad immaginare “per concetti”, altri arrivano agli stessi risultati prendendo altre strade. Ci sono anche artisti, scrittori, filosofi, ingegneri e architetti afantasici. Mi risulta che, addirittura, uno come Ed Catmul (cofondatore della Pixar) che di fantasia ne ha da vendere, sia afantasico. So che esistono diverse tecniche di lettura che possono aiutare quando “l’occhio della mente manca” e che ci sono vari libri sull’argomento quindi…il consiglio di leggere è sempre valido!
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