Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi

Oggi è la Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani e nel titolo di questo post ho voluto citare il versetto 15 del Salmo 92 perché è davvero di incoraggiamento per tutti: per chi è già anziano e per chi spera di esserlo, un giorno.

Sì, perché credo che tutti noi aspiriamo ad essere “degli olivi verdeggianti nella casa di Dio” (Salmo 52:10)

La vecchiaia è il periodo della verità nella vita di una persona perché si rivela ciò che è stato e che è, e questo è più importante di quello che ha fatto. È il tempo in cui ognuno scopre il suo valore e, quindi, si rafforza la consapevolezza di essere ancora una risorsa per se stessi e per gli altri.

Per questo bisogna prepararsi ad affrontare non un tempo vuoto ma pieno, perché ricco delle esperienze, delle cadute e delle rinascite, dei talenti scoperti e sviluppati da trasmettere ai giovani.

Antiquiores, seniores, primates, optimates” 

è un motto latino, elogio dell’esperienza degli anziani saggi che si può tradurre così: “più vecchio, più antico degli altri, ha più dignità e più autorità.”

Ma come possiamo prepararci all’ultima parte della nostra vita? Certo, prima si comincia meglio è ma…non è mai troppo tardi. Inoltre, bisogna allenarsi ogni giorno e continuare fino alla fine della corsa.

L’apostolo Paolo scrive “Perciò non ci scoraggiamo: anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno’. (2 Corinzi 4:16)

Come rinnovarci, quindi? Ecco alcuni miei consigli: coltiviamo relazioni sane (famiglia, amici, colleghi); individuiamo e apprezziamo sempre le piccole e preziose cose di ogni giorno; riconosciamo i benefici dell’attività fisica, di un’alimentazione sana e di una mente rilassata; poniamoci sempre degli obiettivi, anche molto semplici, da realizzare; leggiamo regolarmente e confrontiamoci con gli altri; scriviamo, ogni sera, le cose accadute durante il giorno per le quali ci sentiamo grati; focalizziamoci sulle cose positive (NO alla rassegnazione, NO alla tristezza, NO alla malinconia, NO alla nostalgia); cogliamo la bellezza intorno a noi; impariamo cose nuove, per esempio quelle che prima avevamo trascurato per vari motivi.

Insomma, anche invecchiare bene è una cosa che si può imparare. E poi anche noi, come l’apostolo Paolo potremo affermare:

” Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede.  Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la Sua manifestazione.” (2Timoteo 4: 7-9)

Un abbraccio a tutti i nonni e a tutti gli anziani!

Letizia Guagliardi

4 risposte a "Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi"

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  1. Buonasera carissima prof, ieri tra una cosa e l’altra poi mi sono dimenticata di rispondere al suo link, comunque è molto interessante e soprattutto giusto, come sempre, quello che dite, anche perché ho avuto in varie occasioni a che fare con anziani sia per lavoro che in famiglia, e tipo c’è mio suocero che ha una buona memoria non si mantiene in forma per via del suo peso, invece c’era mia nonna che ora non c’è più,e che era centenaria, be’ lei era proprio un esempio di ciò che avete detto,poi sono una risorsa di vissuto, e quindi è beato chi c’è a contatto e fa tesoro di ciò che insegnano,buona serata

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  2. Carmine Abate in suo libro intitolato “Gli anni veloci”, parla di questi anni meravigliosi: gli anni della gioventù che, purtroppo, passano velocemente! Carmine scrive che con “il vento tra i capelli, anche gli amori passano veloci! Presto ci accorgiamo che gli anni della vecchiaia ci sovrastano. Allora viviamo bene mantenendoci in perfetta salute soprattutto con l’alimentazione, facciamo prevenzione delle malattie, svolgiamo attività fisica. Insomma, “Vogliamoci Bene”! come afferma la giornalista Vira Carbone nella sua trasmissione in tv: benessere”. Spendiamo per gli altri senza interesse come puro dono gratuito, così la vita si accende di “significato”. Fondiamo tutto sull’amore! Sorridiamo: un sorriso gradevole è un importante biglietto da visita di noi stessi: trasmettiamo salute, positività e gradevolezza. Leggiamo tanto: un libro ci fa sognare! Preghiamo! Ritagliamoci spazi della giornata, dove possiamo parlare con Dio: ringraziamolo e lodiamolo: “loda il Signore, anima mia: loderò il Signore finché ho vita, canterò inni al mio Dio finché esisto” (dal Sal. 145). Svolgiamo attività giornaliere che ci fanno stare bene! Teniamo duro quando lo scoraggiamento ci attanaglia e ricominciamo con il ritmo dell’amore. Solo così penso che la nostra vecchiaia sarà “vegeta e rigogliosa” e io – come dice il Sal 52 da te accennato, “vorrò essere un “olivo verdeggiante nella casa del Padre”. Buone vacanze, cara!

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