A scuola di emozioni

A scuola di emozioni“: questo è il corso di formazione che ho frequentato dall’8 all’11 ottobre presso “La Catasta Campotenese” a Morano Calabro, nel Parco Nazionale del Pollino.

L’obiettivo principale dell’attività formativa organizzata dal Liceo Scientifico “Pitagora” di Rende è stato quello di stimolare noi corsisti (30 docenti di 20 istituti diversi) verso le metodologie didattiche innovative rispondenti al modello CBL (Challenge Based Learning – Apprendimento basato su sfide) da replicare nelle didattica in classe. Tutti noi docenti partecipanti siamo stati coinvolti in attività di ricerca-azione per consolidare e rendere più efficace il processo di cambiamento della didattica nella scuola italiana. Il percorso formativo, di carattere laboratoriale, con output finale, ha avuto come tematica “La didattica emotiva“. Nelle quattro giornate di formazione siamo stati accompagnati nella progettazione di azioni didattiche mirate alla valorizzazione dell’empatia e del pensiero critico e creativo degli studenti, alla gestione dello stress e delle loro fragilità emotive.

Io e le mie colleghe del team 5 durante una delle sfide. Tutte le attività si sono svolte senza il supporto di dispositivi tecnologici per valorizzare i rapporti interpersonali e promuovere la ripresa della formazione faccia a faccia.
Tutti i gruppi durante le sfide
Durante una delle sfide

Naturalmente non ci sono state solo ore in aula: la formazione si è svolta anche in mezzo alla natura, la principale fonte di emozioni. Due le escursioni: nel borgo di Civita e nell’Ecomuseo del Pollino “Sandro Bernardone” di Rotonda (PZ).

E come non emozionarsi…qui dentro?!

Ringrazio la Natura: passeggiando, respirando e ammirando tutto ciò che lei offre a me e alle colleghe sono venute le idee per la sfida finale:

“Il preside vi ha convocato per una sfida particolarmente importante: si è reso conto della necessità di dedicare del tempo alla felicità. Vi è quindi richiesto di progettare l’ora della felicità. sarà 1 ora alla settimana dedicata a sviluppare questo tema. Cosa farete in quell’ora? in quale luogo? In quale modalità?

E così io e il mio team ci siamo messe all’opera: brain storming, discussioni, risate, tante idee, molte strampalate, alcune buone, altre originali. E poi.

E poi abbiamo presentato i nostri progetti. Sei gruppi sei progetti.

E il nostro ha vinto!

La felicità della premiazione. Foto di gruppo con i formatori. Alla mia destra Gemma Pucci e i formatori: Andrea Geremicca, Alessandro Lucente e Luca Tiraboschi.
Con le mie colleghe del gruppo vincitore: Alessandra Fantozzi, Antonella Sestito e Maria Chiara Amono.
Il cartellone dimostrativo, solo una parte del progetto presentato.

Ecco il video che riassume tutto il corso.

È stata un’esperienza coinvolgente, creativa e utile. Brave – come sempre – le organizzatrici: Gemma Pucci, Sabina Barresi e Lucia Sibiano. Competenti i formatori: Andrea Geremicca, Alessandro Lucente e Luca Tiraboschi.

Quando corpo e mente si incontrano si provano emozioni, quelle forti, quelle che ti coinvolgono, ti fanno apprezzare ciò che ti sta intorno, ti fanno apprendere cose nuove e utili. È successo in questo corso, può succedere a scuola, se lo vogliamo.

Grazie di cuore alla Dirigente del “Pitagora” Alisia Arturi perché crede fermamente nel cambiamento della scuola italiana.

E – naturalmente – ci credo anch’io.

Letizia Guagliardi

6 risposte a "A scuola di emozioni"

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  1. Buon pomeriggio carissima prof ormai per me l’arrivo del suo messaggio che può significare solo che avete pubblicato qualcosa, è una cosa che davvero aspetto e che a volte do’ per scontato che arrivi, oggi poi è stato davvero interessante cio che avete pubblicato, era come se chi leggeva, sembrava di esserci, luoghi stupendi,belli, sono davvero contenta per lei brava, e anche l’argomento è interessante

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  2. Complimenti, Letizia, per il tuo impegno nella scuola di oggi! Porti ventate di nuovo! Sei guida, ma soprattutto insegni la vita”In questi tempi infatti, in cui si e’ smesso di pensare, di emozionarsii perche’ internet e i social occupano le giornate dei nostri ragazzi, corriamo il rischi,o di”” a nalfabetismo emozionale” Oggi siete, voi insegnanti, che avete il potere di “emozionare, di entrare nei cuori dei vostri ragazzi! La natura e’fonte di emozioni:la ricetta ideale per combattere anche lo stress Fate godere ai vostri alunni i prati verdi in primavera, i cieli azzurri, i sussurri delle onde del mare, i silenzi del bosco! Sono queste le*piccole gioie e le belle ore di felicita’ quotidiane!

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