Emozioni…dalle case!

Possono – le case – suscitare delle emozioni, sorprenderci o farci sorridere? Secondo me sì.

Civita: una delle sette case Kodra
Civita: anche questa è una casa con la faccia.

L’idea mi è venuta passeggiando per Civita, il borgo nel cuore del Parco Nazionale del Pollino.

Civita fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Qui ci sono le case Kodra, così chiamate in memoria del pittore albanese Ibrahim Kodra (1918-2006) il quale, visitando questo paese, le ritrasse riconoscendo in esse elementi della sua pittura.

E allora ho pensato: ci sono nel mondo altre case che hanno delle espressioni facciali? Che sembrano avere occhi, naso e bocca? Certamente sì! Ecco quelle che mi hanno divertita di più:

Questa sembra aver visto qualcosa che l’ha spaventata.
Questa ha un’espressione beata. Peccato per le rughette intorno alla bocca…
Questa, invece, ha proprio bisogno di un dentista!
Questa forse è una chiesa ma a me sembra un pulcino!
Questa mi mette allegria
Questa è stupita
E questa…sta gridando?!
Questa avrebbe bisogno di una spuntatina ai capelli
Questa ha un’espressione disgustata
E questa ha un elmetto in testa!

Sarà che ho frequentato poco più di dieci giorni fa un corso di formazione sulle emozioni ma…io davvero mi sono emozionata non solo andando in giro per i vicoli di Civita ma anche osservando le sue case, i vicoli, i comignoli, le fontane e la natura che la circonda.

Eccoti qualche esempio:

Il Ponte del diavolo visto dalla sponda del fiume Raganello
Un vicolo molto suggestivo
L’ingresso di una casa
Non è simpatica questa cassetta della posta?
Ogni comignolo ha una storia
Peperoni dappertutto
I costumi tradizionali
Nel museo etnico Arberesch
Un panorama profondo…profondissimo
E infine…l’emozione di uno sguardo dietro una tenda.

E così la mia carrellata di emozioni per oggi finisce qui. Spero che abbia suscitato anche in te qualcosa di positivo. Soprattutto il desiderio di guardare, e di saper cogliere anche i piccoli particolari. Le emozioni ci possono essere trasmesse anche da un luogo, da una finestra, da una casa che ci osserva e ci sorride.

Le emozioni, quando sappiamo riconoscerle e condividerle, ci fanno apprezzare di più la vita, fanno bene al nostro cuore e alla nostra salute e ci fanno stare meglio con gli altri. Perché anche gli altri hanno emozioni. Come noi.

Letizia Guagliardi

8 risposte a "Emozioni…dalle case!"

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  1. Buonasera carissima prof che bello dev’essere stato andare in tutti questi posti, davvero stupendiiii, si anch’io penso che una casa possa suscitare emozioni che siano del tipo più distaccate, cioè dico sì quella mi mette allegria o tristezza,ecc, ma lo dico in modo distaccato tipo visto da fuori,e un altro conto è passare tipo dalla casa dove sei nato o cresciuto be’allora le cose si complicano perché non la vedi più da fuori ma ci sei dentro e queste emozioni sono le tue belle o brutte che magari avevi rimosso, tipo io da quando ho perso degli affetti speciali non riesco più a passare davanti alla casa dove sono nata e cresciuta, proprio sto male al solo pensiero,buona serata

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  2. Salve a tutti… Bello l’argomento… E le considerazioni espresse. La casa è il Nido. Li si nasce o si arriva dopo la nascita… In ogni caso si cresce esplorando la casa è con essa il mondo… E da lì parte la formazione dei nostri ricordi… Belli o tristi che siano. Nella Vita capitano anche quelli e capisco la signora che ha difficoltà a passare davanti alla vecchia casa… Ma forse così facendo allontana il dolore… E forse anche tutte le cose belle ricevute in quella casa. Tutte le risate, gli abbracci e l’amore ricevuto… Tutte queste emozioni belle nessuno ce le può togliere… Nemmeno il dolore più brutto.

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  3. Può succedere che una casa susciti emozioni negative se di quella casa si hanno brutti ricordi, Elena. Se non ci sono ricordi belli, nemmeno uno, puoi evitare di passarci davanti ma se, come dice Merlino, c’è qualcosa di positivo che vale la pena di essere ricordato, fai prevalere questo. Sentiti libera di passarci.

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  4. Merlino, tu hai un altro metodo per elaborare i ricordi dolorosi e ne sono contenta. Per te le emozioni belle sono preziose e le difendi. Sono d’accordo. Ma che succede se in una casa hai solo sofferto? Comunque scopro, con molto stupore, che il mio post di oggi, così “leggero”, sulle case che hanno una faccia, ha anche ispirato riflessioni così profonde!

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    1. Letizia, buon di’! Quante emozioni hai provato nel vedere quelle case di Civita:borgo stupendo! Di certo la tua vita si e’arricchita di tante cose belle! Ora voglio raccontarti le emozioni che provo io quando, andando in campagna, passo davanti casa dei nonni materni Quanta allegria regnava fra quelle pareti!:uno zio che le serate d’estate suonava la fisarmonica e io, piccoletta, che mi trastullavo ballando! Rivedo mio nonno seduto sotto il grande albero di noci mentre accarezzava i miei biondi capelli;c’era poi un ruscelletto che scorreva davanti casa e con amore vedo nonna che lavava la biancheria su una grossa pietra Rivedo i colori dei suoi fiori:il rosso delle zinnie che mi facevano diventare piu’socievole(ero molto timida) ;il rosa del suo roseto mi insegnava ad essere piu’gentile;il giallo dei giunchigli, piu’allegra C’era poi un glicine che abbracciava tutta una parete della casa Lo ammiravo con stupore con quegli occhietti vispi che avevo! Oggi che vivo nella mia casa’casa dolce casa”l’ho voluta “abbracciata di fiori*:sono loro che colorano le mie giornate di tante emozioni La mia casa il risultato del mio vissuto, dello specchio di quello che sono, il nido dove cullo la mia famiglia, il rifugio per connettermi con la mia parte piu’intima attraverso la lettura e la cura delle mie piante:la mia casa:il risultato delle mie emozioni!

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  5. Emozioni…se osservi bene, come dici tu Letizia, si scoprono davvero tantissime cose che diamo per scontate…e le cose sono legate alle emozioni…chi ha costruito quelle case?…si sarà reso conto che rappresentano delle emozioni, paura, allegria, stupore? Chi ci ha abitato? Chi ci abita ora? Che vita hanno avuto? Erano allegri, avevano paura o si stupivano come le loro case? Come al solito Letizia ci inviti alla riflessione con garbo!

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