La risposta, amico mio, ascoltala nel vento.

L’articolo di oggi è dedicato a Bob Dylan, appena premiato con il Nobel per la letteratura.

blowing_wind

Il titolo è tratto da una delle sue canzoni più famose, “Blowing in the wind”. Mi piace tanto questa canzone e se tu non la ricordi, puoi ascoltarla qui.

Ecco ora il testo in italiano:

Quante strade deve percorrere un uomo

prima che tu possa definirlo uomo?

E su quanti mari deve volare una colomba

prima di riposare sulla terraferma?

E quante volte devono fischiare le palle di cannone

prima di essere proibite per sempre?

La risposta, amico mio, ascoltala nel vento,

la risposta ascoltala nel vento.

 

Per quanti anni può resistere una montagna

prima di essere erosa dal mare?

E quanti anni possono resistere gli uomini

prima che sia consentito loro di essere liberi?

E per quante volte un uomo può distogliere lo sguardo

e fingere di non vedere?

La risposta, amico mio, ascoltala nel vento,

la risposta ascoltala nel vento.

 

Quante volte un uomo deve guardare in alto

prima che possa vedere il cielo?

E quante orecchie deve avere un uomo

prima di poter sentire gli altri che piangono?

E quante morti ci vorranno prima che l’uomo riconosca

che troppi sono morti?

La risposta, amico mio, ascoltala nel vento,

la risposta ascoltala nel vento.

 

Come dice il ritornello alla fine di ogni strofa, la risposta a tutte queste domande c’è, e sta soffiando nel vento. Per questo bisogna stare all’erta e avere le orecchie attente e gli occhi ben aperti. Solo così possiamo riconoscere quel vento leggero, appena un soffio, ma così potente che tutto cambia, sconvolge e rinnova.

Concludo con un commento che Dylan fece nel 1962: “Dico ancora che alcuni dei più grandi criminali sono quelli che si voltano dall’altra parte quando vedono l’ingiustizia, rendendosene conto. Ho solo 21 anni e so che ci sono state troppe guerre. Voi gente sopra i 21 anni dovreste capirlo meglio di me”.

Meravigliosa la stoccata finale: “Il primo modo per rispondere alle domande di questa canzone è iniziarle a porsele. Ma molta gente deve prima trovare il vento”.

 

E tu, amico mio, amica mia, l’hai trovato il vento?

2 risposte a "La risposta, amico mio, ascoltala nel vento."

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  1. Sono Antonio Ambrosio .Quanto vento ancora vento,uffa non smette mai?Il vento mette nel ❤️Dell’uomo tanti sentimenti e sensazioni.A tanti da ai nervi è un senso di instabilità:tutto è in movimento e non riesce a fermarsi.Proprio non si ferma!alcune foglie si stancano di resistere allo stimolo invitante decidono di lasciarsi andare e dicono tra se e se:”voglio proprio vedere dove mi porta “.Un giorno anche io sollecitato dal vento e esausto a stare sul tronco chiamato”Mondo”,mi sono lasciato portare dallo Spirito e ho detto:fai tu e portami con te in te su te…che ne sai tu che veramente mi ha fatto visitare tanti luoghi.In un luogo chiamato La Parola di Dio ho scoperto che Dio esiste davvero .Incredibile esiste veramente…ancora non mi sembra vero sembra un sogno ma sono finalmente sveglio..è tutto reale…Ho deciso mi lascio portare ancora.Sì,voglio vedere quel luogo che è stato preparato su misura per me .Chissà quanto è meraviglioso….sì è proprio bellissimo.ti invito a farmi visita ti aspetto .La parola è incredibilmente vera e realtà sperimenta bile anche da (Luca, Giovanni,Francesca e anche con Letizia…

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