Splendida mattinata trascorsa nei vicoli del centro storico di Rossano.
Appuntamento in Piazza Steri. Alle nove e un quarto tutti puntuali o quasi: io, la mia collega Carla Armigero e la nostra 3B Meccanica. Dopo i saluti ci siamo diretti in piazza del Duomo, dove abbiamo aspettato la nostra guida, Michele Abastante.
Prima tappa la Cattedrale, e non ci sono parole per descriverla (vedi foto), poi l’annesso Museo diocesano per ammirare un gioiello. È il Codex Purpureus Rossanensis, il prezioso manoscritto del Nuovo Testamento, ricco di splendide miniature. Il testo è di straordinaria bellezza, scritto con raffinati caratteri d’oro e d’argento. Si chiama purpureo perché è un manoscritto di lusso scritto su pergamena sottilissima di agnello, pura, di ottima qualità, superbamente lavorata, tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.
Il suo fascino deriva anche dal fatto che è avvolto nel mistero. Da dove proviene? Chi lo ha scritto? Come è arrivato a Rossano? Sono anni che numerosi studiosi propongono le proprie teorie. Quasi tutti concordano nel datarlo intorno alla metà del secolo VI.
Comunque sia, è un evangelario di inestimabile valore che ha affrontato incendi, rapine e poi l’oblio, per tanti anni. Ora merita il posto d’onore nel Museo diocesano e nel 2015 è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco.
Il resto della nostra visita lo abbiamo dedicato al percorso bizantino: la Panaghìa e la Chiesa di S. Marco.
In un mio precedente post avevo descritto il centro storico come appare di sera (vedi qui), ora ho avuto il privilegio di ammirarne la bellezza diurna e devo dire che non è da meno.
In tutto il mondo esistono solo 7 codici miniati orientali ma il Codice purpureo è il più bello, il più prezioso, il più ampio e… ce l’abbiamo noi, qui a Rossano.
Letizia Guagliardi
Mai come adesso sono orgogliosa di essere rossanese. …il codice ci rende meravigliosamente onorati del suo valore
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Hai ragione, Mariagrazia. Io sono nata a Cosenza, una città molto bella (ne parlerò in un prossimo post) e sono felice di trovarmi a Rossano da tanti anni (per matrimonio). Rossano è una città che merita di essere valorizzata perché possiede tesori naturali, artistici, storici e culturali. Non limitiamoci a guardare soltanto l’erba dei vicini, il nostro giardino è altrettanto verde.
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È assolutamente vero!
Io ho avuto il piacere di visitare i luoghi descritti in questo articolo….
Meraviglia!
Il duomo è ricco, maestoso che ti costringe, una volta entrati, ad osservare sempre più in alto ritrovandosi con il collo completamente teso e lo sguardo pieno di meraviglia, affascinante tentativo dell’uomo di descrivere la gloria di Dio.
Pieno di opere d’arte che in qualche modo ti suggeriscono l’identità e la storia di Rossano.
E poi il Codex che si commenta da solo…
Un’esperienza sicuramente da rifare!
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Sono contenta che ti sia piaciuto quanto hai visto di Rossano, ma sono ancora più felice nel constatare tanta consapevolezza in un giovane della tua età. Grazie Filippo.
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