Avrei voluto godermi di più la vita.
Avrei dovuto lavorare di meno.
Avrei potuto dedicare più tempo ai miei cari.
Queste sono le constatazioni più comuni, che di solito si fanno verso l’ultima parte dell’esistenza sulla terra.
Ma ce ne sono molte altre e si fanno in qualsiasi momento: avrei voluto dire la mia in quell’occasione. avrei dovuto fare quella telefonata, avrei potuto parlare con quella persona…per esempio.
Oggi parliamo di rimpianti, cioè delle rose che non colsi e delle cose che potevano essere e non sono state, come ha scritto Guido Gozzano.

Ecco la definizione di rimpianto:
RICORDO NOSTALGICO E DOLENTE DI PERSONE O COSE PERDUTE O DI OCCASIONI MANCATE
Riflettere sulle opportunità non colte, sulle scelte non fatte, sulle azioni sbagliate va bene solo se si impara la lezione e ci si concentra poi sul presente. Ma per molti non è così. I rimpianti, giorno dopo giorno, diventano sempre più pesanti e impediscono di andare avanti. Ma fanno anche di peggio: afferrano la persona che ne soffre e la tirano sempre indietro. Risultato? Quella persona non vive serenamente nel presente e non è proiettata verso il futuro.
Hanno un nome preciso i rimpianti: AMAREZZA NOSTALGIA SENSO DI VUOTO PAURA DI SBAGLIARE.
Ma c’è una buona notizia: possiamo liberarcene. Ecco alcune strategie che ho sperimentato:
- Cerchiamo di capire perché abbiamo agito in quel modo e imparare dagli errori in modo da non ripeterli;
- perdoniamoci accettando gli errori;
- accettiamoci per come siamo, vediamo i nostri lati positivi e modifichiamo quelli negativi;
- facciamo pensieri positivi e incoraggianti (il nostro cervello crede a ciò che diciamo);
- facciamo le cose che ci fanno stare bene;
- frequentiamo le persone che ci fanno stare bene;
- teniamo un diario: la scrittura ci aiuta ad elaborare in modo oggettivo cosa ci è successo e come ci sentiamo;
- viviamo con CONSAPEVOLEZZA: chi siamo? Cosa desideriamo? Se tendiamo a dipendere dal giudizio degli altri, a tenere in considerazione le loro opinioni e ci adattiamo ad esse, avremo più rimpianti. Se invece rispettiamo i nostri valori, le nostre convinzioni e le nostre sensazioni saremo meno influenzati da quello che potrebbero pensare gli altri e avremo, di conseguenza, meno rimpianti.
“Tra vent’anni sarai più dispiaciuto per le cose che non hai fatto che per quelle che hai fatto. Quindi sciogli gli ormeggi, naviga lontano dal porto sicuro. Cattura i venti dell’opportunità nelle tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.” (Mark Twain)
Nel mio romanzo “Ti scrivo per abbracciarti” Bea attraversa un brutto periodo attanagliata dai rimpianti: perché non l’ho abbracciato di più? Perché non gli ho detto più spesso quanto lo amavo? Perché non gli ho dato più baci? Queste domande diventano delle piovre i cui tentacoli l’afferrano, la bloccano in una palude piena di tristezza, di amarezza e di sensi di colpa in cui lei sguazza per molto tempo, annaspa e a volte vorrebbe annegarci perché la vede come unica soluzione per liberarsene. Ma, per fortuna, dopo un lungo periodo decide di seguire le mie otto strategie.
“Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna soprattutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.”
(G. D’Annunzio)
Cogliamo ogni buona opportunità, diciamo più spesso parole gentili, incoraggiamo di più chi ha bisogno, non abbiamo paura di affrontare il “nuovo”, facciamo buon uso del nostro tempo. Viviamo bene e con consapevolezza la nostra quotidianità. Io credo che sia molto meglio fare qualche sbaglio, rimediare e andare avanti che stare fermi e poi un giorno chiederci come sarebbe andata se ci avessimo provato.
Letizia Guagliardi
Bello questo argomento… Coinvolgente sia in termini personali che collettivi… Chi non pensa di aver sbagliato o è fortunato oppure un grande narcisista. A casa mia c’era una formella di porcellana decorata che, purtroppo, un giorno andò in frantumi. La ricordo perché aveva una frase che mi ha accompagnato sin da bambino. “Se avessi, se potessi, se volessi erano tre fessi”… Nel mio piccolo ho capito alcune cose.
Meglio cercare di raggiungere una meta ritenuta giusta, che vivere di rimpianto.
Meglio fare che attendere che facciano altri al posto nostro.
E se si fallisce… Pace almeno si è tentato tutto.
Meglio sapere cosa si vuole e soprattutto quello che non si vuole. Dirsi quella volta ho sbagliato perché ho capito dopo… Francamente non serve
Buon pomeriggio a tutti.
"Mi piace""Mi piace"
Ci sono stati anni della mia vita che, come Bea del tuo libro, cara Letizia, i rimpianti mi hanno attanagliata! Mi chiedevo: perché in quell’occasione non mi sono difesa? Perché proprio io a perdonare? Perché ho sempre taciuto? E stavo male! Oggi, quando questi pensieri affiorano la mia mente, li allontano subito, senza metterli a fuoco, senza farmi male! Vivo gioiosamente le mie giornate senza rimpianti perché con il passare del tempo ho imparato che so trovare da sola la felicità e stare serena quando sono decisa, determinata credendo fortemente nei miei valori. Così occupo lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni. Oggi voglio amare all’infinito, voglio sempre perdonare, voglio sorridere e essere paziente. Penso che così ogni sera posso addormentarmi serena per aver trascorso giornate belle, quelle che hanno cambiato la mia vita e lasceranno un segno indelebile!
"Mi piace""Mi piace"
Buonasera carissima prof è proprio vero avere rimpianti è davvero la cosa che più in assoluto io odio,per questo motivo cerco sempre di fare il possibile e l’impossibile per cercare in qualche modo, non sempre, ma in linea di massima cerco di accontentare tutti, quando mi viene chiesto qualcosa prima ci penso e ripenso ma alla fine opto sempre per il si,molte volte specie mio figlio mi dice mamma ma così ti metti in croce,e io rispondo meglio sapere che ho fatto l’impossibile e non avere il rimpianto di ciò che potevo fare e non l’ho fatto, buona serata e grazie come sempre
"Mi piace""Mi piace"
Merlino, infatti è sempre meglio agire e assumersi dei rischi che guardarsi indietro, poi, e rimpiangere di non averci provato. Grazie!
"Mi piace""Mi piace"
Elena, mi fa piacere che anche tu sei dei nostri. Grazie!
"Mi piace""Mi piace"
Rosa…brava! Hai centrato l’obiettivo: “so trovare da sola la mia felicità”. Non dobbiamo permettere che i brutti pensieri (compresi i rimpianti) si soffermino troppo nella nostra testa. Grazie!
"Mi piace""Mi piace"
Purtroppo, la consapevolezza e dunque il relativo distacco dai rimpianti arriva sempre fuori tempo massimo.
Quando si dice che occorrerebbero due vite, una per fare gli errori e l’altra per porvi rimedio, ci si riferisce proprio all’unica possibilità (impossibile) per non avere rimpianti.
"Mi piace""Mi piace"
Per questo nel mio post dico di vivere con consapevolezza. Che non è la consapevolezza che arriva dopo o fuori tempo massimo, come scrivi tu. Vivere il presente, valutare le cose, tenere ben presenti i propri valori e fare scelte ponderate. Vivere intensamente ogni momento. Grazie per il tuo contributo. Se vorrai continuare a condividere le tue opinioni, ricordati di inserire il tuo nome!
"Mi piace""Mi piace"