Quante volte, ogni giorno, diciamo grazie? Poche o tante… o nessuna volta?
Oggi, nella quinta tappa del nostro fantastico viaggio nel mondo delle parole, abbiamo incontrato una forza dal potere straordinario: la gratitudine.
I bambini che partecipano al laboratorio di scrittura creativa “Io scrivo con letizia” (della scuola primaria “A. Amarelli” – Porta di Ferro – Rossano) ci hanno riflettuto, si sono scambiati le proprie esperienze e poi hanno scritto la lista delle cose scontate:
l’acqua, l’energia elettrica, lo scuolabus, gli occhiali (chi li porta), il cibo (tutti!), la salute, carta e penna (naturalmente!)…
Qui ho elencato solo alcune delle tante cose che i bambini hanno inserito nella loro personale lista e dopo averle lette ad alta voce ci siamo resi conto di quanti “doni” beneficiamo ogni giorno ma che diamo per scontati. Scriverli su un foglio produce un effetto formidabile perché ci rende consapevoli di ciò che abbiamo.
Subito dopo un’altra lista: la lista delle persone per le quali provo gratitudine.
Anche stavolta un po’ di brainstorming, poi ognuno si è gettato a capofitto sul proprio elenco: genitori, fratelli, nonni e zii, amici, maestri e istruttori, dottori e ricercatori, contadini e negozianti…
La gratitudine, naturalmente, bisogna imparare a provarla anche verso noi stessi. Anche questo sentimento è un muscolo e va allenato ogni giorno. Ciò accresce la nostra autostima e migliora la nostra percezione della realtà.
Ecco perché i bambini del laboratorio – da oggi in poi – scriveranno ogni giorno almeno tre cose per cui essere grati: Oggi sono grat* perché… e Oggi sono soddisfatt* di me perché…
Questo metodo contribuisce a renderci più forti e più gioiosi. Provare gratitudine aiuta a gestire meglio lo stress, ci sprona a socializzare e a condividere e ci cambia il punto di vista. Ci insegna, inoltre, a goderci di più la vita.
E io…? Dunque… oggi dico grazie!…
– ai bambini, perché stamattina si sono superati nel riconoscere quanti motivi hanno per cui essere grati ;
– alle loro maestre, perché anche in questa tappa hanno collaborato con entusiasmo;
– a me e al mio laboratorio, perché la magia della scrittura ci ha regalato di nuovo delle belle emozioni.
E tu… quante cose scriverai nel tuo diario della gratitudine oggi?
E domani?
Letizia Guagliardi
Hai omesso di dire cara Letizia che i bambini hanno detto stamattina di essere grati anche e soprattutto a te per l’opportunità che gli stai dando con questo arricchente laboratorio di scrittura creativa, attraverso il quale stanno leggendo dentro se stessi e stanno scoprendo on naturalitá le emozioni, mediante l’introspezione. Dunque ti ringraziamo vivamente Letizia perché il tuo laboratorio sta “mettendo a nudo” gli animi di tutti!
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E io sono grata a questi meravigliosi bambini perchè cresco insieme a loro.
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Grazie è una parola preziosa che mi hanno insegnato quando ero piccola . Non è stato facile impararla , non mi veniva spontaneo ,non ne comprendevo il valore .Non riuscivo a capire perché ogni volta che mi regalavano una caramella ,mi facevano un regalo o un complimento, mi aiutavano …..dovevo ringraziare .Lo facevo per non essere sgridata . Però quel “grazie” propio non mi apparteneva. Adesso che sono grande riconosco il valore di quell’antica , vecchia, polverosa parola .Era il seme della gratitudine.Lucia Salerno
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Sì, Lucia… grazie è una parola antica e polverosa ma brilla più che mai, quando si usa. E fa brillare chi la usa.
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