… è quello dell’amore.

Questo filo l’ho visto con i miei occhi al concerto di beneficenza per i bambini del villaggio di Kathonda. E l’ho anche sentito, questo filo, perché ci ha avvolti tutti, seduti nel magnifico chiostro del Palazzo San Bernardino, inebriati dal pianoforte magistralmente suonato da Rosaria Aiello e dalla voce dolce e potente del soprano Bambina Viscovo.

C’era anche una voce narrante, quella di Filomena Capalbo, che commentava le immagini del villaggio e dei volontari che si adoperano per dare sostegno, cure e istruzione ai bambini oggetto di sfruttamento sessuale, schiavitù e lavoro forzato.
Fra questi volontari era presente Valeria Ierone, dell’Associazione Tenda, organizzatrice della serata “Un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo”. Lei stessa si chiede cosa la spinge, una volta all’anno, a lasciare la sua famiglia per recarsi dai suoi bambini che vivono così lontano. Credo che abbia trovato la risposta. Ecco le sue parole:
Cos’è l’amore? L’amore non disprezza nessuno. L’amore non divide le persone in classi, l’amore non è invidioso, l’amore è sempre pronto a condividere, perchè l’amore si rivela, non si nasconde. Come il mio amore per i bambini del Bangladesh.

Una serata organizzata e svolta con amore e per amore, in cui tutto si è intrecciato alla perfezione. Merito della motivazione che ci ha spinti ad essere presenti ma anche della musica… la gioia dei forti e la consolazione dei deboli.
Ascoltiamo la musica ogni giorno, cantiamo e andiamo ai concerti perché riceviamo gioia e, di conseguenza, diamo gioia. L’aveva già capito Platone, un po’ di tempo fa:
La musica è una legge morale. Essa dà un’anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose.
Sono grata a tutte le persone che hanno organizzato questo concerto, che Dio benedica l’intento del loro cuore e l’opera delle loro mani, e alle parole di Valeria aggiungo:
L’amore non cerca il proprio interesse.
(I Corinzi 13:5)
Letizia Guagliardi
“Non posso definire l’amore; posso indicarti la via per farlo crescere,posso insegnarti come piantare una rosa, quando innaffiarla,quanto concime darle,come proteggerla. E un giorno,all’improvviso,spunta il fiore e la sua casa è inondata di profumo. È così che accade l’amore. L’amore è l’unica e sola religione,la sola divinità,l’unico mistero da vivere e da comprendere. Anziché pensare a come ricevere amore,inizia a darlo. Se lo dai,lo riceverai. Non esiste altra via”. Letizia mi è piaciuto condividere questa provocazione di Osho a proposito del tuo articolo.
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E io ti ringrazio, Lucia.
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Buon pomeriggio,Letizia. Mi è capitato di ascoltare alcune testimonianze di Valeria Ierone al suo ritorno dal Bangladesh e ne ho apprezzato molto il coraggio che lei ha nel lasciare la sua famiglia e partire lontano per portare aiuto ai bambini di quella terr.a Ha scelto la via dell’amore! “Ora dunque queste tre cose rimangono: la fede, la speranza e l’amore! Ma la più grande di esse è l’amore!”(I Corinzi-13:13). Facciamoci piccoli! Serviamo!
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È vero, Rosa, l’amore è al di sopra di tutto.
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Carissima, la musica è l’inizio di ogni cosa. Nel mondo organico dispone i codici genetici di tutti gli esseri viventi e li armonizza con l’amore (noi stessi siamo musica figurata). Il male riguarda unicamente la logica umana, forse è una “necessità”.
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Giovanni, mi piace il concetto della musica che armonizza tutti gli esseri viventi con l’amore. Forse è per questo che il male non ha vinto.
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