Meravigliosa Italia: Collecchio

Ancora una tappa nella provincia di Parma, dopo Grazzano Visconti (QUI), Fontanellato (QUI) e Langhirano (QUI). Oggi visitiamo Collecchio, a 11 km da Parma, in una tranquilla zona tra pianura e collina.

Questo Comune fa parte dell’Associazione Comuni Virtuosi che nasce con l’intento di valorizzare e mettere in Rete le Amministrazioni che si contraddistinguono per aver realizzato politiche realmente virtuose in cinque diverse aree:

– Gestione del territorio senza ulteriore consumo di suolo.
– Impronta ecologica della macchina comunale.
– Gestione dei rifiuti attraverso il porta a porta spinto su tutto il territorio.
– Mobilità sostenibile.
– Nuovi stili di vita che portino, tra le altre cose, al riuso e alla riduzione degli sprechi.

In qualità di importante polo industriale, Collecchio rappresenta un valido esempio di sviluppo sostenibile: in quest’area si collocano l’industria di trasformazione dei salumi, dell’attività casearia e del latte a lunga conservazione e l’industria conserviera del pomodoro.

L’Arco del Bargello, accesso monumentale al capoluogo, costituisce l’antico ingresso di Villa Paveri-Fontana, edificata alla fine del XVII secolo su preesistenze cinquecentesche.

Il Parco Nevicati, il cuore verde di Collecchio. Qui tanti alberi, animali (capre, galline, asini e conigli nani). Mentre passeggiavo fra i viali ne ho incontrato un paio.

Il Museo del Pomodoro: tutto, ma proprio tutto, su questo prodotto. La visita si conclude con pubblicità, citazioni, dipinti, sculture e ricette a base di pomodoro fino ad arrivare alla gastronomia, col matrimonio con la pasta e la pizza.

E questo è il Museo della Pasta. Nell’800 inizia l’attività di Barilla e qui sono esposte tante sezioni: quella del grano, della macinazione, della preparazione della pasta fresca, l’arte del matterello e una straordinaria varietà di “speronelle”, le rotelle della pasta. E poi c’è una sezione dedicata alla preparazione della pasta secca, con macchinari originali perfettamente restaurati. Alla cultura della pasta è dedicata la sesta sezione, con approfondimenti sulla comunicazione (manifesti, locandine, affiches storiche realizzate da cartellonisti e grafici di fama), sulla gastronomia (storia dello scolapasta, dei ricettari e abbinamenti ideali tra formati e condimenti delle varie regioni d’Italia), sulla pasta nell’arte e nella cultura (dai dipinti ai francobolli).
Uno sguardo sulla corretta alimentazione (nutrizione, stili di vita, sostenibilità ambientale) chiude il ricco percorso espositivo. 

Insomma…l’avrai capito, dopo questa visita a Collecchio posso di nuovo confermare: MERAVIGLIOSA ITALIA!

Letizia Guagliardi

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