La storia della zucca Maicontenta è terminata. Presto pubblicheremo l’intero racconto. Ma nel 5° incontro del laboratorio di scrittura creativa con i bambini della scuola primaria “Monachelle” si è parlato di ispirazione: da dove nasce l’idea per scrivere una storia?
Abbiamo fatto un esperimento. Ho portato un mazzo di carte, ognuna con una lettera dell’alfabeto stampata sopra. Ne ho messe a caso dieci sulla cattedra, poi le ho scritte alla lavagna, e i bambini si sono divertiti tanto a comporre tutte le parole possibili con tutte e dieci le lettere. Ne è uscita fuori una storia originale che ha scatenato la fantasia e la creatività.
Dalle lettere uscite si sono composte le parole: GELATO, il suo anagramma TEGOLA, MELONE, GAMBE, ecc.
Il racconto inizia così: un bambino di nome (ognuno ha scritto quello che preferiva) stava camminando per strada mangiando un GELATO al MELONE quando, all’improvviso, una TEGOLA si è staccata da un tetto e gli è caduta sulla testa. Il proprietario della casa, spaventato, se l’è data a GAMBE. Ora, da questo punto in poi, ogni scrittore in erba del mio laboratorio dovrà continuare la storia come più gli piace.
Questo delle carte è uno dei tanti modi da cui trarre ispirazione ma ce ne sono tantissimi altri: dai nostri ricordi, dalle esperienze vissute, da un luogo, da un fatto bizzarro che ci ha incuriositi, da frammenti di conversazione ascoltati casualmente, da questioni o temi che ci stanno a cuore, da un sogno che abbiamo fatto, da un verso di una canzone, dalla scena di un film…spunti infiniti!
L’importante è saper osservare, essere curiosi, stare attenti ai dettagli.
Letizia Guagliardi
Rispondi