Il Codex Purpureus Rossanensis e i bambini


Un percorso formativo per far conoscere agli alunni il prezioso evangeliario Patrimonio dell’Unesco
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MANDATORICCIO (CS)  – Una mattinata veramente interessante e significativa è stata vissuta dagli alunni, dai docenti e dai numerosi ospiti dell’Istituto comprensivo Mandatoriccio.

La scuola – guidata dalla dirigente Mirella Pacifico – ha realizzato l’evento conclusivo di un importante progetto strutturato dall’Ufficio diocesano scuola dell’Arcidiocesi di Rossano – Cariati, a cui hanno aderito varie scuole del basso Jonio cosentino e della valle del Trionto. 

“Scopriamo il Codex Purpureus Rossanensis”: questo il tema del progetto indirizzato agli alunni della scuola primaria allo scopo di far raccontare, con gli occhi dei bambini, l’antico e prestigioso Codex, preziosissimo evangeliario greco-bizantino del VI secolo, unico al mondo nel suo genere, conservato a Rossano nel Museo diocesano e del Codex e riconosciuto come patrimonio dell’Unesco nel 2015.

Attraverso questo lavoro è stata offerta agli alunni la possibilità di scoprire il ricco patrimonio artistico del territorio in cui la scuola mandatoriccese opera e di stimolare in loro la capacità critica di riconoscere l’importanza di un bene storico-artistico.

Tre i momenti formativi: la conoscenza del  Codex a cura dei docenti, la visita al museo diocesano e del Codex (con visione diretta del prezioso manoscritto e laboratorio didattico) e la  creazione di un libro illustrato su quanto appreso. 

Lo scorso 7 giugno, infine, l’evento conclusivo con la partecipazione attiva dell’Arcivescovo di Rossano – Cariati mons. Maurizio Aloise, presso la sede centrale del Comprensivo, a Mandatoriccio centro.  

Gli ospiti hanno ammirato le opere create dagli alunni. Questi ultimi, seduti al tavolo della presidenza, hanno salutato, presentato il progetto, esposto l’esperienza vissuta, hanno recitato le poesie che hanno composto e, da buoni padroni di casa, hanno interagito con gli ospiti.
Mons. Aloise, prendendo i bimbi per mano, ha evidenziato l’importanza di questo percorso. Don Giuseppe Straface, direttore del Museo diocesano, ha messo in luce la valenza delle attività laboratoriali. Cecilia Perri, vicedirettrice del Museo diocesano, ha proposto di esporre i lavori degli alunni all’interno della struttura di Rossano.

Gli alunni hanno realizzato molte delle loro opere all’aperto, associando così la scuola fuori dalle aule, il laboratorio e il riciclo.

Molti dei prodotti, infatti, sono stati preparati con materiale riciclato e saranno condivisi, insieme a quelli delle altre scuole, su una sezione dedicata del sito internet della diocesi rossanese.

L’IC Mandatoriccio, nonostante la ramificazione su cinque comuni (Calopezzati, Campana, Pietrapaola, Mandatoriccio e Scala Coeli), ha lavorato all’unisono e il prodotto finale è unico: un libro – “Il Codex visto con gli occhi dei bambini” – con tavole disegnate dagli alunni di tutti i plessi della scuola primaria.

“Abbiamo vissuto una giornata di bellezza e di vera scuola, con gli alunni protagonisti assoluti”. La dirigente Pacifico ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato all’evento (autorità civili, militari e religiose del territorio) e che hanno collaborato per la buona riuscita dell’intera attività, fra cui le referenti del progetto, le docenti Carmela Palopoli ed Emma Barex, coadiuvate dalle colleghe di religione. Un lavoro interdisciplinare che rappresenta un’efficace azione formativa.   

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