I viaggi d’istruzione e la didattica esperienziale

Perché si deve studiare?

“Per conoscere il mondo e per farlo diventare più bello e più buono. Attenta, però: non si studia soltanto sui libri. Mi ricordo di un Topo che viveva in biblioteca e amava tanto l’istruzione che si mangiava due libri al giorno. Una volta trovò in un libro l’immagine del Gatto e subito dopo la divorò. Mentre digeriva tranquillamente, convinto di aver distrutto il suo nemico, il Gatto in carne e ossa gli saltò addosso e ne fece due bocconi. Tra un boccone e l’altro, però, si fermò per dire – Topolino mio, bisognava studiare anche dal vero (Gianni Rodari “Libro dei perché”-1980)

STUDIARE ANCHE DAL VERO. Per questo, da sempre, sono favorevole ai viaggi d’istruzione e alle visite guidate.

Per come la vedo io questi hanno valenza solo se viene applicato il metodo della didattica esperienziale, cioè se si offrono agli studenti le opportunità che permettono loro di apprendere divertendosi.

Sono appena tornata da uno di questi viaggi: sei giorni (dal 29 aprile a 4 maggio) a Barcellona, Lloret de Mar, Girona e Figueres con 45 studenti del “Majorana” di Rossano. Quattro località diverse fra loro, ognuna unica nel suo genere, tutte interessanti. Una miscela perfetta di esperienze cognitive, sensoriali ed emotive.

LLORET DE MAR-sulla costa catalana del Mediterraneo, è uno dei luoghi di villeggiatura più popolari della Costa Brava.
FIGUERES: città natale di Salvador Dalì, deriva il suo nome dall’albero del fico.
GIRONA: l’ultima provincia della Catalogna prima del confine con la Francia. Le abitazioni sul fiume Onyar, che riflettono i loro tipici colori pastello nell’acqua, hanno valso a questa deliziosa cittadina il soprannome di Petita Florència (Piccola Firenze).

Io e i miei colleghi Fabio Cerminara e Salvatore Greco siamo ampiamente soddisfatti perché tutte le attività svolte durante il viaggio sono state strumenti preziosi per insegnare ed educare attraverso un linguaggio che i giovani apprezzano molto.

Abbiamo aderito al progetto TRAVEL GAME, il viaggio-evento per le scuole che trasporta gli studenti tra le più belle città europee in un viaggio all’insegna della cultura e dell’innovazione grazie al concetto della gamification e dei quiz digitali. Tecnologie multimediali al servizio dell’apprendimento scolastico e culturale, un viaggio in nave con classi provenienti da tutta Italia, una forte solidarietà tra studenti e docenti e tanto sano divertimento: questa la ricetta vincente  dell’avvincente progetto didattico organizzato in esclusiva  nazionale da Planet Multimedia e Grimaldi Lines che sfrutta ogni momento del classico viaggio culturale scolastico per lo sviluppo non solo della conoscenza, ma anche di nuovi modi di vivere e di lavorare in gruppo e del rapporto docenti-alunni. Ecco alcuni esempi.

La sfida con i quiz: si utilizzano le ore di navigazione per rispondere a domande di cultura generale con opzioni multiple, davanti a un maxischermo e muniti di telecomando. Durante il viaggio di ritorno le sfide riguardano, invece, argomenti culturali, storici, artistici, letterari e geografici appresi e direttamente sperimentati durante la permanenza nelle città di destinazione.

Il Talent Show: i giovani possono mettere alla prova le proprie competenze anche in settori come l’arte, la recitazione, il canto (i nostri alunni hanno coinvolto tutto il pubblico presente con una divertentissima tarantella).

L’incontro con un regista famoso – Duccio Forzano — che ha raccontato ai ragazzi la sua storia, dall’adolescenza difficile alla gavetta fatta di molti mestieri, al successo nel mondo dello spettacolo con la forza della determinazione e della grinta per realizzare i propri sogni.

Il trasferimento dal porto di Civitavecchia a Barcellona, insomma, non è stato un periodo “morto”, ma vivo perché gli studenti sono stati impegnati durante tutta la navigazione. Il nostro Istituto, inoltre, ha aderito al “Work on board”, cioè attività previste dal PCTO come le professioni di bordo, la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’avvicinamento al mondo del lavoro. Al termine del viaggio a ogni nostro studente è stato rilasciato un attestato di partecipazione alle attività formative, come previsto dalla legge 107/2015, per un totale di 20 ore.

E poi, una volta a destinazione, la scoperta delle bellezza, della cultura e dell’arte grazie alle visite con le guide (le nostre sono state Bernard ed Emilio).

Colorata, bizzarra e fantasiosa: Barcellona è una città splendida, ricca di scorci panoramici, angoli romantici, parchi lussureggianti, vie e piazze con un’atmosfera d’altri tempi.

Sia sulla nave che nell’hotel a Lloret de Mar i ragazzi hanno sperimentato la socializzazione fra pari perché c’erano studenti di altre scuole italiane e sappiamo che lo stare insieme e condividere gli stessi spazi e le stesse attività hanno un alto valore formativo, educativo e didattico.

Nella mente dei nostri alunni rimarranno impressi per sempre (come lo sono nella mia mente quelli del mio viaggio di istruzione…un po’ di anni fa) i momenti più significativi: le giornate intense in giro per le città, la visita nei musei (noi abbiamo visitato la casa-museo di Salvador Dalì a Figueres), le passeggiate nella Rambla (il famoso viale di Barcellona), lo stadio Camp Nou, la scoperta di tanti vicoli caratteristici, dei diversi stili architettonici – gotico, barocco e liberty – (Antoni Gaudí è uno dei massimi rappresentanti dello stile liberty e, più che un architetto, è considerato un vero genio: sette delle sue opere sono state addirittura dichiarate Patrimonio dell’Umanità).

E poi locali per tutti i gusti, la Bouqueria (il più grande mercato di Barcellona), le botteghe artigianali, il porto e la spiaggia, gli incontri con persone di ogni parte del mondo e la conoscenza reale della storia e della cultura di ogni luogo.

Noi insegnanti sappiamo bene che si impara meglio facendo, quando si esce dalla propria routine e si devono affrontare situazioni insolite, difficili e, a volte, anche pericolose. In questo viaggio i ragazzi hanno sviluppato, per esempio, la valutazione del rischio, il gioco di squadra, l’autostima e la fiducia in se stessi. Hanno imparato ancora di più a risolvere i problemi e le incomprensioni, a rispettarsi l’un l’altro e a rispettare le regole, gli spazi e gli orari.

È chiaro che nei viaggi con gli studenti la responsabilità dei docenti è enorme ma in questo caso siamo stati rassicurati dalla presenza di uno staff di animazione preparato e sempre disponibile e del personale di bordo e dell’hotel, gentile ed efficiente.

I viaggi d’istruzione sono splendide opportunità per rendere concreto ciò che si è appreso sui libri, per includere nel proprio gruppo anche i compagni di solito esclusi perché timidi o caratterialmente chiusi, per fare nuove amicizie grazie alla presenza di tanti coetanei di altre scuole e per vedere da vicino le opere create dall’uomo e dalla natura. Insomma, nessuno di noi è tornato com’era partito: siamo tornati migliori.

Ringrazio il Dirigente della mia scuola – Saverio Madera – per avermi nominata docente accompagnatrice, i miei colleghi Fabio e Salvatore per essere stati dei formidabili compagni di viaggio e i genitori dei nostri studenti per la fiducia che hanno riposto in noi.

Quando vivi in un luogo a lungo, diventi cieco perché non osservi più nulla.

Io viaggio per non diventare cieco.
(Josef Koudelka)

Ecco, auguro ai miei studenti di viaggiare spesso per non diventare ciechi.

Letizia Guagliardi

P.S.: per altre foto e per i video puoi cliccare QUI

4 risposte a "I viaggi d’istruzione e la didattica esperienziale"

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  1. Bentornata e bentornati tutti…viaggiare è sempre bello. Si vedono posti e persone nuove, ci si confronta e si impara sempre. Il mondo di suo è solo bello…

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  2. Letizia, bentornata da questo bellissimo viaggio! Viaggiare è meraviglioso! A tal proposito mi piace riportare una celebre citazione di Sant’Agostino: il mondo è un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina”. Leggiamolo tutto questo libro! Prendiamo la valigia, armiamoci di coraggio e passione per andare a conoscere angoli del mondo, andiamo a vivere esperienze dirette confrontandoci con le diversità. Godiamo delle visite di paesaggi stupendi e affascinanti!

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