Ieri siamo stati ospiti di Clementino, nella sua casa, il Muclem di Corigliano (il Museo del Clementine) ed è stata una gran bella serata. Dopo l’eccellente ospitalità di Liquirizia nella sua dimora, il Palazzo Amarelli di Rossano, ora lui ci teneva a fare altrettanto.
E credo proprio che ci sia riuscito in pieno. Tutta la presentazione della loro storia “Liquirizia e Clementino – Una storia di amicizia e di coraggio a Corigliano Rossano” è stata una fusione di spunti di riflessione, di approfondimenti e di obiettivi da realizzare.
Loro due, stavolta, si sono presentati fin dall’inizio ma hanno continuato a comunicare (ahimé) solo con me. Confesso che a volte ho qualche dubbio sulla mia stabilità mentale…
In sostanza, hanno detto che sono felici perché: 1) la loro storia viene conosciuta sempre di più e tanti ne traggono opportunità per letture ad alta voce, laboratori di lettura consapevole e scambi di opinioni; 2) il gesto coraggioso che hanno compiuto per salvare Corigliano Rossano dal grande pericolo che incombeva su tutti gli abitanti viene apprezzato da tutti e se ne fa tesoro per non ripetere gli stessi errori; 3) stanno diventando famosi: dopo centinaia d’anni trascorsi in incognito ora sono ben lieti di incontrare tante persone, tanti lettori e tanti curiosi; 4) vedono molti bambini che, attraverso la lettura del loro libro, si incuriosiscono verso i comportamenti di certi adulti e vogliono indagare, scoprire e capire.
Devo dire che Clementino ieri è stato anche molto generoso verso i numerosi ospiti perché, grazie ad alcune Aziende di Corigliano, ha potuto offrire un ricco e originale buffet: aperitivo con prosecco e Clemì (il succo di mandarino prodotto dall’Azienda Gallo); risotto alla liquirizia (il riso di Sibari Magisa e la liquirizia Romano), arancini al profumo di mandarino e dolcetti con crema al mandarino e guarniti con spicchi di clementine.
Gli interventi dei relatori sono stati incisivi e, soprattutto, potenti. Ognuno di loro ha saputo trasmettere al pubblico, anche quello che seguiva da casa attraverso la diretta TV, l’amore per il nostro territorio e per tutta la Calabria e la necessità, da parte di tutti noi, di rimboccarci le maniche per valorizzarli perchè… lo meritano. Tanti applausi per Donatella Novellis (Assessore alla cultura, che ha espresso l’apertura e l’impegno del Sindaco e di tutta l’Amministrazione per la dif-fusione di eventi come questo); Anna Lauria (Presidente dell’Associazione Aglaia e poetessa, che ha illustrato le varie e sorprendenti sfaccettature del Muclem, unico nel suo genere, e ha lanciato una sfida: perchè non creare anche un Museo dell’olio, o del vino o degli altri prodotti che, come Calabresi, ci rendono orgogliosi?); Francesco Perri (Esperto in agrumicoltura, che fra l’altro, ha colpito per la sua esortazione: Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di essere differente!”); per la voce calda di Carla Temgoua, che ha creato la giusta atmosfera, quella entusiasta di due studenti del Liceo Classico di Corigliano, che hanno letto dei brani tratti dal libro, quella suggestiva di Maria Curatolo, che ci ha emozionato con una lirica dedicata alla Calabria, tratta dalla sua opera “I racconti dell’anima” e quella propositiva di Matteo Lauria (Direttore di Informazione&Comunicazione, sempre attento all’attualità di tutto il territorio). A fondere con garbo ed eleganza tutti questi ingredienti è stata la redattrice Erminia Madeo.

Anche stavolta ho assistito alla presentazione di un libro fatta bene, con professionalità e come piace a me: utile, divertente, e che faccia sentire tutti un po’ più “ricchi” quando è terminata.
Ah… Liquirizia e Clementino ringraziano anche Antonia Russo e Matteo Stamati per le riprese televisive, tutti i lettori, piccoli e grandi, e ci danno appuntamento al prossimo incontro con la dedica del loro libro:
Questa storia è dedicata…
a chi crede nelle fusioni intelligenti,
a chi ha qualche dubbio su cosa fondere,
a chi si sente fuso e ne è felice.
Liquirizia e Clementino
Letizia Guagliardi
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