Tu… dove stai guardando?

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Nel precedente post menzionavo i due lupi che sono dentro di noi (puoi rileggerlo QUI). Se alimentiamo uno dei due, questo ci impedisce di essere sereni. Non possiamo star bene se guardiamo, soprattutto,  quelle che io chiamo le QUATTRO R: Rimorso- Rimpianto-Rancore-Risentimento. Questi, in particolare, sono dei veri killer interiori che distruggono le occasioni di felicità e ci tengono in ostaggio, prigionieri del nostro passato.

Purtroppo ce ne sono anche altri dentro di noi… rabbia, odio, gelosia, arroganza, desiderio ossessivo, forte attaccamento… Sono dei tarli che, piano piano, invadono il nostro cuore e la nostra mente e finiscono con l’innescare una reazione a catena: più ci sentiamo avviliti, più siamo tormentati ­– più siamo angosciati, più ci abbattiamo.

Al contrario, c’è bisogno di stimolare  la fede, la generosità disinteressata, le relazioni sane (Dio, la famiglia, gli amici), la partecipazione alla vita della società. Volgiamo il nostro sguardo verso questi sentimenti positivi.

L’unica strada da percorrere è la trasformazione del cuore e, di conseguenza, della mente. La qualità dei  nostri pensieri e delle nostre abitudini determina la qualità della nostra vita.

Certo, le brutte sorprese e i cambiamenti negativi ci abbattono e non mancano i momenti di tristezza, rabbia o senso di colpa. Però, se abbiamo rafforzato i circuiti della gioia (per me sono quelli che provengono dalla mia fede in Dio), conserviamo la capacità di non drammatizzare, di reagire positivamente, di far leva su quello che abbiamo imparato per accogliere il cambiamento, accettarlo e guardare avanti. Questo spiega perché alcune persone, pur in mezzo alle difficoltà, conservano il sorriso e perché altre, con gli stessi problemi, si crogiolano per anni nel rancore.

Come si comincia a lavorare sui circuiti della gioia? Ci vuole un esercizio costante: l’attitudine alla felicità si sviluppa giorno per giorno, non è uno sprint… è una maratona.

Nel prossimo post verrà preso in considerazione il primo passo del circuito della gioia: la gratitudine.

luce

P.S. Oggi ricordiamo la prima rivelazione di Gesù al mondo, la prima manifestazione della Sua luce nella nostra vita. Che ognuno di noi possa essere una luce nel luogo in cui si trova.

Buona Epifania!

4 risposte a "Tu… dove stai guardando?"

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  1. Ciao Letizia hai proprio ragione che siamo presi nel corso della nostra vita dai killer ..come dici ma ….se dentro di noi sono presenti valori come l amore …l amicizia e soprattutto la fede …questi killer vengono annullati …buona serata

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    1. Hai detto bene, Mariagrazia, SE dentro di noi… Ma se ancora non ci sono questi valori nel nostro cuore… ?! Ecco, allora, che si deve incominciare la maratona che ci porta a vivere bene, un passo alla volta, ogni giorno.

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