Il cuore nella neve, non la neve nel cuore!

tumblr_o0rmoxxtin1rrqsx6o1_500

Riassunto del post precedente (se vuoi, puoi leggerlo per intero QUI):

la strada per la felicità si percorre ogni giorno, un passo alla volta. Occorrono pazienza e determinazione e puoi cominciarla subito, appena lo decidi, qualunque sia la tua età: che tu sia giovane, meno giovane o meno – meno giovane, questo è il momento giusto.

Bene, cominciamo adesso con il primo passo della nostra maratona: la gratitudine.

Secondo te, è quando siamo felici che siamo riconoscenti… o è quando siamo riconoscenti che  ci sentiamo felici?

Io un’idea me la sono fatta: è la gratitudine che ci rende felici, altrimenti non si spiega perché ci sono persone che hanno tutto per esserlo e non lo sono, sono sempre insoddisfatte, vogliono qualcos’altro o di più della stessa cosa. E non ci sarebbe nemmeno spiegazione per tutti quelli che sono molto sfortunati e invece sono profondamente felici. Perché? Perché sono riconoscenti.

Quando ci fermiamo ad esaminare ciò che abbiamo (non solo le cose materiali), ad apprezzare ogni singolo momento per quello che in effetti è  (un dono ) questo ci dà un senso di benessere, di gratificazione e ci fa aprire gli occhi, le orecchie e tutti i nostri sensi. Sì, perché giorno dopo giorno sviluppiamo la consapevolezza che ogni singolo momento che ci viene donato è un’opportunità per imparare, per crescere, per lottare (anche!), per migliorare noi stessi e gli altri e capiamo che questo è ciò che dà un significato alla vita.

Ma c’è un problema. Prima ho usato un verbo sempre meno usato: fermarsi. Oggi si va sempre di corsa – ti ricordi Bianconiglio? (puoi leggere il post QUI), si fanno le cose in fretta, c’è sempre meno tempo.

Mi ricordo la prima volta, da bambina, che sono uscita da sola per andare al negozietto di alimentari vicino casa. C’era solo una piccola strada da attraversare, eppure mia madre non so quante volte me l’ha ripetuto quel giorno (e anche i giorni successivi) prima di farmi andare a comprare il pane: “prima di attraversare, FERMATI! GUARDA a destra e poi a sinistra e poi… VAI! Hai capito?” Io, per paura che poi non mi mandasse più ripetevo dentro di me: “Mi devo FERMARE, adesso GUARDO (giravo la testa e guardavo attentamente prima da un lato e poi dall’altro – meno male che non era un incrocio), bene, adesso posso ANDARE”.

La stessa cosa l’ho ripetuta, anni dopo, a turno, ai miei figli:

“FERMATI – GUARDA – VAI”.

tumblr_ohfqm5kqcl1rrqsx6o1_500

Cosa ci dice oggi questa sequenza? Ci dice di fermarci (possiamo fare una pausa durante la giornata, o addirittura cominciare con una pausa tutta nostra prima di affrontare gli impegni quotidiani), possiamo ritagliarci un pomeriggio di riposo ogni settimana o anche, di tanto in tanto, un giorno intero.

Oggi la vera ricchezza è avere del tempo libero, non solo per fare le cose che ci fanno star bene, ma soprattutto per scoprire le meraviglie intorno e dentro di noi (molti hanno doti e talenti che non sanno neanche di possedere)e per renderci conto in cosa consiste la vera felicità. Solo così ci accorgeremo che VIVERE e SOPRAVVIVERE vanno in due direzioni diverse.

FERMIAMOCI – GUARDIAMO e… beh, a questo punto dobbiamo ANDARE! Dove? Te lo dico nel prossimo post.

P.S. Ieri è caduta una lieve, timida neve su Rossano, più decisa e abbondante sui paesi circostanti.

Non lasciamo che nevichi anche sul nostro cuore, ma riscaldiamo quelli che, intorno a noi, sentono freddo.

3 risposte a "Il cuore nella neve, non la neve nel cuore!"

Add yours

  1. Cara Letizia trovi sempre l argomento giusto i tuoi post.Come hai notato ho preferito una lettura più approfondita e anche nel risponderti dico che mi sono fermata leggendo ho riflettuto sono grata a miei genitori che mi hanno dato la vita. ..e da questo bisogna essere grati a Dio per le bellezze che ci ha Donato ….Come sai io sono sempre ottimista e prendo la vita sempre con gioia …..al prossimo post

    "Mi piace"

    1. Sì, so che è così e ciò mi dà lo spunto per l’argomento del prossimo post: avere delle buone relazioni, sia nel privato che sul posto di lavoro. E’ questo il terzo passo della maratona che ci rende più felici e più sani.

      "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: