Appena concluso il laboratorio “Io scrivo con letizia” con la 4 D (Scuola Primaria “Monachelle” di Rossano), comincia quello con la 4 C.
L’entusiasmo per questo nuovo inizio è visibile sulla lavagna:
Per questo nuovo laboratorio ho scelto di riscrivere una parte di “La bella e la bestia”, anche questa (come “Pinocchio” del precedente laboratorio) ambientata ai nostri giorni.
Nel primo incontro ci sono Belle, ragazza con tanti progetti per la sua vita, ama i libri, legge molto. Per questo dagli abitanti del suo villaggio è considerata “strana”: l’obiettivo di tutte le altre ragazze è quello di sposarsi, avere dei figli e soddisfare ogni bisogno dei propri mariti.
E c’è anche Gaston, bello e forte quanto arrogante, possessivo e vuoto. Corteggia Belle solo perché è la più bella di tutto il villaggio e le impone il matrimonio. Alla sua maniera, però.
I bambini (nelle due foto sopra con la loro maestra, Maria Antonietta Ruperto) hanno subito individuato in lui tutti i ragazzi e gli uomini che impongono alle fidanzate/mogli le proprie convinzioni, senza alcun rispetto per la loro persona e per il loro valore.
La frase su cui ci siamo concentrati è questa:
“Belle, sarebbe ora che ti togliessi dalla testa questi libri e ti occupassi di cose più importanti. Per esempio di me! Ormai ne parla tutta la città: non è giusto che una donna legga. Le vengono in testa strane idee e comincia a pensare!”
Abbiamo riflettuto anche sulla triste vicenda di Giulia e Filippo, soprattutto sui segnali di allarme che lui manifestava. Su questi lavoreremo anche nei prossimi incontri: senza affetto non c’è rispetto. Chi ama una persona la rispetta, vuole il suo bene. Se ci sono botte, ricatti, imposizioni, lacrime e parole che feriscono non c’è amore.
Questo, i miei piccoli scrittori, l’hanno compreso, scritto e disegnato:
Letizia Guagliardi
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