Gentilezza sul lavoro: missione possibile

Ho scritto tanto e ho dedicato tanti miei post alla gentilezza e lo faccio anche oggi ma concentrandomi su quella che serve nei luoghi di lavoro.

Nel manifesto sopra sono evidenti gli ingredienti che fanno di un luogo di lavoro il posto ideale in cui dare il meglio di sé per raggiungere gli obiettivi comuni:

ASCOLTO – ACCOGLIENZA – ACCOMPAGNAMENTO – COINVOLGIMENTO – EMPATIA

I risultati?

  • Migliora la qualità della vita perché migliora l’umore e, quindi, ci sentiamo più calmi e sereni;
  • si trovano prima le soluzioni ai problemi perché si riducono i conflitti;
  • c’è più produttività;
  • si creano connessioni inaspettate;
  • aumenta lo spirito di squadra.

Infatti, la radice della parola gentilezza viene dal latino gentilis, che significa “appartenente alla stessa gens”, ovvero “della stessa stirpe, parente”, concetto che si può estendere fino a “della stessa nazione, compatriota”. Gentilezza, dunque, vuol dire appartenenza a un medesimo gruppo di persone e sul lavoro significa fare squadra, collegarsi (per questo mi piace la parola collega) per avere la stessa visione, cioè gli obiettivi che si sono stabiliti. Non c’è un “io” ma un “noi” e questo vale sia per i successi che per i fallimenti.

La gentilezza è una risorsa strategica fatta di piccoli ma importanti gesti che ci permettono di partecipare al benessere della comunità in cui viviamo e lavoriamo e di creare un ambiente inclusivo, accogliente e confortevole.

“La gentilezza è la catena forte che tiene legati gli uomini” (Johann Wolfgang Goethe)

Per essere gentili bisogna allenarsi (e anche questo l’ho scritto numerose volte). Come? Sperimentandola, vivendola, giorno per giorno. Diventerà, così, uno stile di vita e non una forzatura.

ATTENZIONE: essere educati non vuol dire essere gentili! Ne ho parlato in questi articoli: Giornata Mondiale della Gentilezza Saikeirei: si può vincere anche perdendo Lab “Io scrivo con letizia”: la gentilezza.

Domanda: nel tuo ambiente di lavoro che posto occupa la gentilezza?

Letizia Guagliardi

2 risposte a "Gentilezza sul lavoro: missione possibile"

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  1. Mi è venuta una idea…fate dei corsi di gentilezza…potrei segnalare diversi corsisti…che ne avrebbero bisogno…di ambo i sessi ovviamente

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