
È tempo di pagelle. È tempo, per gli studenti, di fare il punto della situazione. Se i voti sono buoni bisogna mantenerli così ma è più soddisfacente puntare a migliorarli. E se invece sono brutti o così così? Beh, non bisogna abbattersi ma scoprire come si può cambiare strategia. Anche nella vita, dopo un fallimento, bisogna reagire, fare una stima dei danni e degli errori e ripartire da lì. La cosa fondamentale è come si vede l’insuccesso.
Anziché dire…
– “ho sbagliato”, diciamo: “cosa devo imparare da questo errore?”
– “è troppo difficile, non ce la faccio”, diciamo: “devo lavorarci di più e meglio’”
– “non sono bravo/a a…”, diciamo: “cosa mi serve per diventarlo?”
– “non riuscirò mai a ottenere gli stessi risultati di…”, diciamo: “cosa ha fatto di diverso da me?”
– “mi accontento di questo risultato”, diciamo: “e se provassi a raggiungere un risultato migliore?”
Pensare che un risultato sperato NON SI È raggiunto abbassa l’autostima e rende insicuri. Pensare, invece, che il risultato sperato ANCORA NON SI È raggiunto dà forza, motivazione e speranza. Senza questi tre “motori” non andiamo da nessuna parte.
Questo “ancòra” è la nostra ancora di salvezza (è la verità, non solo un gioco di parole). Io lo sperimento continuamente nella mia vita, sia quando devo intraprendere qualcosa di nuovo e difficile sia dopo un fallimento. Quel “non ancòra” ha un grande potere e lo condivido con tutti, compresi i miei figli e i miei alunni.
Nasciamo tutti con una mentalità di crescita ma, mentre diventiamo adulti, questa può rimanere piccola, rachitica perché noi non l’alimentiamo. Succede la stessa cosa con il bambino dentro di noi.
Avere una mentalità di crescita ci dimostra che con l’impegno, la perseveranza, la pratica e lo sforzo possiamo imparare ciò che desideriamo. Ci fa riconoscere le nostre debolezze (e, quindi, come possiamo rimediare) e i nostri punti di forza (e, quindi, come usarli per migliorare il nostro potenziale). Ogni volta che raggiungiamo un obiettivo siamo stimolati a continuare ad imparare, a fissare un altro obiettivo. Ricordiamo che bastano anche solo dieci minuti di pratica ogni giorno per imparare qualcosa di nuovo.
Consiglio per chi ha preso brutti voti in pagella: “Ancora non ho preso voti buoni in questa materia”; “Se mi impegno posso farcela”; “Ho preso voti sufficienti. Posso fare di meglio”.
Quindi, a prescindere dalla vostra pagella – cari studenti – dite a voce alta: “NON ANCORA. POSSO FARE DI MEGLIO!”
Letizia Guagliardi
Complimenti come sempre carissima prof le auguro davvero di diventare una scrittrice ad alti livelli,buona giornata
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Grazie! È un bellissimo augurio!
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Buonasera carissima prof come sempre scrivete cose veramente molto importanti, è vero che quando una persona prende un voto buono gli dà una carica unica al contrario se non è nelle aspettative scoraggia, ma i ragazzi di oggi devono essere sempre più invogliati in qualsiasi cosa fanno,buona giornata
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Proprio così. E spetta a genitori e insegnanti invogliarli…
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