
Le lezioni nel laboratorio di scrittura creativa all’I.I.S. “E. Majorana” (Rossano) si sono appena concluse. È stato un bel viaggio fra le parole, gli stili di scrittura, gli espedienti letterari, le tecniche narrative. È stato anche divertente, perché io e gli studenti che hanno frequentato il mio laboratorio ci siamo cimentati nella scrittura di un racconto: Mentre giocavo.
Ogni settimana, in questo blog, ne pubblicherò una puntata. Se vuoi… leggilo!
Qui di seguito il prologo e la prima puntata.
Ah… se ti va… commenta, suggerisci, critica pure… ne abbiamo bisogno!
MENTRE GIOCAVO
Racconto progettato, immaginato e imbastito durante gli incontri del laboratorio di scrittura creativa “Io scrivo con letizia”, frequentato dagli studenti dell’I.I.S. “E. Majorana” di Rossano (Cs).
Buona lettura!
Prologo
Fausto lascia cadere lo zaino nel solito angolo, accanto all’armadio, e va subito a sedersi davanti al computer. Dà un’occhiata veloce al vassoio con il cibo lasciato sulla scrivania da sua madre. Anche attraverso le prelibatezze che prepara lei gli fa sentire il suo amore. E la sua vicinanza, anche se non fisica, dal momento che lei, Ida, la mattina fa la segretaria in uno studio medico e il pomeriggio lavora in un call center.
Lasagne e cotolette, oggi. Qualunque ragazzo godrebbe alla sola vista dell’invitante crosticina sulla pasta e al profumo della dorata impanatura, ma non Fausto. L’unica cosa che lo emoziona non è reale, si trova nel suo computer. Sono i videogiochi, e lui dimostra loro il suo amore e la sua vicinanza – soprattutto fisica – stando seduto davanti allo schermo dalle 2 del pomeriggio fino a sera, più o meno fino alle 9, quando sua madre rientra dal lavoro.
Fausto comincia a mangiare, gli occhi fissi sullo schermo. Appare il 99° livello di “Hi No Mizu”, lasciato la sera prima, e il suo sguardo ha, solo adesso, un guizzo di vivacità. Si sfrega le mani, prende un altro boccone di lasagna e riprende a giocare. Si sistema meglio sulla sedia. Sa che da lì si alzerà solo a gioco concluso. Deve vincere, anche stavolta.
Prima puntata
Il livello 100 è davvero impegnativo ma lui, di tanto in tanto, dà lo stesso un’occhiata alla finestra di fronte. Lì ci abitano il signor Franz Dahmer e i suoi due criceti, Peach e Ciquita. Stanno girando vorticosamente sulla ruota, come al solito. Sorride beffardo: quei due non fanno altro tutto il giorno. E quando non girano sulla ruota… o mangiano o dormono. Così tutti i giorni.
Ritorna al gioco e una rapida immagine gli attraversa la mente. Dal tunnel è uscito un terzo criceto?!
Si volta a guardare di nuovo la gabbia. Sì, ha visto bene: oggi i criceti sono diventati tre.
Il signor Dahmer deve sentirsi proprio solo…
Scuote la testa, senza smettere di pigiare sulla tastiera.
Goccioline di sudore cominciano a scendergli dalle tempie ma non ha il tempo di asciugarsele. Questo gioco è davvero strabiliante e costringe a un ritmo serrato. Finalmente, ora che il pallido sole è tramontato da pochi minuti, si ferma. La sua missione è terminata. Nei suoi occhi un lampo di trionfo: YOU WIN!
Hai vinto! Queste due parole gli danno di nuovo quel senso di onnipotenza che prova ogni volta che vince, praticamente sempre. Si alza soddisfatto e si accorge che deve andare subito al bagno. Ha trascurato pure di fare pipì, solo ora se ne rende conto, ma ne è valsa la pena.
Si alza di scatto e gli sfugge un lamento. La schiena gli fa male: troppo tempo seduto e ora stenta a stare dritto. Si ferma un attimo e lo sguardo gli va allo specchio accanto alla porta. Si avvicina per guardarsi meglio gli occhi. Sono rossi e le pupille sono piccole piccole.
Sembrano gli occhi di Peach e Ciquita!
Il suono di una notifica, ben distinto e perentorio nel silenzio della sera e della sua camera, lo fa girare verso il computer. Si avvicina allo schermo: “http://www.topplayer.com”
È stanco ma non resiste alla tentazione. Clicca sul link e gli appare questo messaggio:
COMPLIMENTI, FAUSTO! HAI VINTO DI NUOVO.
MA… SARAI IN GRADO DI VINCERE A QUESTO GIOCO?
NESSUNO HA MAI VINTO FINORA.
Si siede e ci riflette. Un paio di secondi, in realtà, poi risponde: “Certo che sono in grado. Ma domani”. Invia e spegne il computer. Appena in tempo. Sua madre rientra proprio ora.
“Ehi… Fausto,” sussurra lei bussando leggermente alla sua porta. “Posso entrare?” apre senza aspettare la risposta.
“Ciao mamma. Tutto bene al lavoro?”
“Si… come al solito. E tu? Hai mangiato tutto?”
“Si, tutto buono.”
“Ti preparo qualcosa per cena?”
“No… per carità… ho mangiato troppo, vado a letto. Domani devo alzarmi presto.”
La bacia sulla guancia, esce dalla camera ed entra in bagno. Prima… soddisfazione; ora… gran sollievo!
Se ti è piaciuto… non perderti, la settimana prossima, la seconda puntata!
Letizia Guagliardi
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