…che dimora nell’anima e canta la melodia senza parole, e non si ferma mai.
(Emily Dickinson)
Anche di speranza hanno parlato i detenuti della Casa di Reclusione di Rossano, nell’intervallo dello spettacolo da loro diretto e interpretato e al quale ho assistito lo scorso 30 aprile.
“Compagni di sventura” è una commedia scritta da uno di loro che, in chiave grottesca, racconta la vita in carcere, i colloqui con i familiari e con gli avvocati, lo scorrere dei giorni – apparentemente tutti uguali, ma solo per chi non ha ancora capito il valore della rieducazione e l’efficacia dei progetti di reinserimento.
La Nuova Compagnia Teatrale “Eccociquà”, tutta formata da detenuti, ha messo in scena le emozioni, il divertimento, le riflessioni e le varie sfaccettature dell’animo umano, in un continuo scambio fra attori e pubblico.
Alla fine dello spettacolo, come ciliegina sulla torta, la consegna del premio nazionale “Sulle ali della libertà” al detenuto Francesco Argentieri, che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento con la tesi di laurea «La sfera pubblica: il carcere come progetto sociale». Il premio (promosso e ideato dall’Associazione Isola Solidale – in collaborazione con l’Agenzia Comunicatio), è molto bello e significativo: 1000 euro da spendere per l’acquisto di libri.
La cultura è speranza, il teatro è speranza e lo sono anche il volontariato e la condivisione di esperienze come queste. Un ottimo punto di partenza, secondo me, per arrivare o, almeno, dirigerci verso quel cambiamento che tutti diciamo di desiderare.
Letizia Guagliardi
Gesù disse: Se uno non è nato di nuovo non può vedere ne entrare nel regno di Dio. ( Il regno di di Dio è : Giustizia, pace e gioia nello spirito.) Perché ciò che è nato dalla carne è carne. Solo chi è in Cristo può essere una nuova creatura o creazione. Tutti gli altri tentativi di cambiare gli uomini sono solo “stampelle”, utili per un tempo ma inefficaci per una vera trasformazione. Non ha caso il primo miracolo di Gesù fu un miracolo di trasformazione da acqua : incolore, inodore e insapore a vino con colore, sapore e odore. E solo in Lui che c’è liberazione, riscatto, redenzione.
Perciò accettiamo il suo invito: venite a me voi tutti che siete travagliati e aggravati e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo, perché il mio giogo e dolce e il mio peso leggero.
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Grazie, anonimo di passaggio nel mio blog!
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Coraggiose queste persone che passano i loro giorni dietro le sbarre del carcere!! (Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento, dalla depressione, non lasciatevi rubare la speranza)!!!!!! Si, queste persone hanno la gioia nei cuori perchè continuano a “sognare”. I sogni aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana! Sognare e andare avanti perchè, amati da Gesù, la vita diventa una corsa buona, senza paura. La Speranza poi, è una delle virtù teologali per la quale l’uomo aspetta da Dio la vita eterna come sua felicità. “Chi mi seguirà avrà la luce della vita!”
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Bellissimo commento, Rosa! Lo condivido in pieno, soprattutto la parte finale!
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