
Oggi ci siamo divertiti a creare l’antagonista, il personaggio cattivo della storia che stiamo creando nel nostro laboratorio di scrittura creativa “Io scrivo con letizia”.
In questa tappa, la settima del nostro viaggio nel mondo delle parole, abbiamo esplorato il lato oscuro di una persona, quello che più ci affascina quando leggiamo un buon libro o guardiamo un film. Io facevo le domande, i bambini davano le loro risposte, alcune davvero originali. Questo è uno dei tanti lati belli e sorprendenti della scrittura: ti abitua a essere empatico, a entrare nei panni di una persona che, spesso, è molto diversa da te (cosa molto utile nella vita reale).
Ma torniamo al nostro cattivo. Lo è sempre stato o qualcosa o qualcuno lo ha fatto diventare tale? Che aspetto ha? È un mostro, un alieno o un essere umano? Come cammina, come mangia, come gesticola, come parla, ha qualche difetto fisico, un tic, un tratto distintivo? E… che nome gli diamo? Certo, se è davvero cattivo, non possiamo chiamarlo Pallino o Batuffoletto! Ecco perché è importante che ogni personaggio abbia il nome adatto. Confesso che trovare un nome da perfido non è stato facile!
Sono rimasta così piacevolmente sorpresa dal fatto che questi bambini hanno subito compreso che un personaggio, sia buono che cattivo, deve essere credibile e che quindi bisogna dosare bene tutti gli ingredienti per evitare di renderlo ridicolo, che ho fatto domande ancora più profonde. Perché ce l’ha con il protagonista/eroe? Qual è il motivo che lo spinge a vendicarsi e ad attaccarlo? Perché lo odia così tanto? Più in là, quando la storia si avvicinerà alla conclusione, saranno i bambini a decidere se questo cattivo vincerà, morirà, o… gli capiterà un’altra sorte.
Ultima domanda di oggi: cosa differenzia un BUON personaggio da un GRANDE personaggio? Risposta: è il cambiamento o la trasformazione che subisce lungo il dipanarsi della storia. Le persone cambiano, lo sappiamo, e anche i personaggi di una storia – soprattutto il protagonista e l’antagonista – altrimenti sarebbe un racconto piatto, di quelli che lasciano il lettore a bocca asciutta. Staremo a vedere se cambieranno in bene o in male.
Siamo in un periodo in cui molti dicono che si deve essere più buoni (come se ne fossimo esenti negli altri giorni dell’anno). Per questo è stato ancora più bello, stamattina, parlare di bontà e di cattiveria, quali sono i loro confini e se a volte possono fondersi l’una nell’altra. Esistono persone totalmente buone e altre completamente cattive?
Quante domande…! Sono sempre più convinta che, scrivendo i nostri pensieri e le nostri opinioni, le risposte verranno a cercarci.
Il nostro viaggio si ferma per le vacanze, riprenderà l’11 gennaio. Tanti auguri da parte mia, dai bambini del laboratorio e dalle loro maestre. E… non dimentichiamo l’importanza delle parole!
Letizia Guagliardi
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