Louis Giò, un pianoforte e…

… una piantina da innaffiare.CROSIA Louis Giò Palopoli.jpg2.jpg5

C’è un detto… “impara l’arte e mettila da parte”. Io, invece, dico: “Impara l’arte e usala tutti i giorni”.

È quello che sta facendo il bambino ritratto nella foto: Louis Giò Palopoli, 10 anni, di Mirto Crosia. Sono già tre anni che partecipa a numerosi concorsi internazionali, ha vinto tanti premi e suona brani non certo facili: nel suo repertorio ci sono Bach, Scarlatti, Beethoven, Mozart, Chopin, Rachmaninov, Listz. Il suo desiderio è di suonare per tutta la vita e ha un obiettivo: essere ammesso al Conservatorio per migliorare la tecnica. Ho scelto di dedicare a questo piccolo pianista il mio post di oggi perché apprezzo in lui la ferma volontà di realizzare il suo desiderio, l’umiltà e la consapevolezza di migliorare sempre di più e l’allenamento quotidiano, senza il quale nessun traguardo può essere raggiunto con efficacia.

Ma ritorniamo all’arte, concetto molto ampio che racchiude tante meraviglie: musica, canto, danza, pittura e scultura, teatro, scrittura, cucina, fotografia… Nutriamoci, ogni giorno, di arte: è scientificamente provato che, contemplando un capolavoro o ascoltando un brano musicale per esempio, rilasciamo dopamina, un neurotrasmettitore che regola l’umore. Altre ricerche, anche italiane, confermano che “il bello provoca emozioni capaci di agire sulla mente anche più dei farmaci”.

Innestiamo nelle piantine molto piccole – i bambini – il gusto per il bello: cresceranno con quel qualcosa in più. Per esempio, quando facciamo osservare loro un’opera d’arte, li abituiamo ad allenare il senso critico e a liberare le proprie potenzialità. Capiscono, inoltre, i vantaggi di apprezzare le cose, anche quelle più piccole: molti pittori ci ricordano che anche una mela, un girasole, una finestra meritano la nostra attenzione.

Ultimo beneficio che elenco in questo post (ma ce ne sono tanti altri) è che, facendo un uso quotidiano – anche in piccole dosi – di gesti artistici e creativi scuotiamo quel po’ di polvere che, imperterrita, si deposita sulla nostra anima.

Auguro a Louis Giò di continuare, un po’ ogni giorno, a prendersi cura della tenera piantina del suo talento, di non farle mancare mai l’acqua, l’aria e la luce e, soprattutto, di difenderla dai venti impetuosi, dagli attacchi dei parassiti e dal gelo dell’inverno. E di ricordare che, comunque, la primavera arriva puntuale. Sempre.

Letizia Guagliardi

 

4 risposte a "Louis Giò, un pianoforte e…"

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  1. Bella l’immagine e il significato della”polvere che imperterrita si deposita sulla nostra anima”. Ciao Letizia sono Maria Manolio. Sono sempre belle e profonde le tue riflessioni.

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  2. Auguro a Louis Gio’, bambino bellissimo, di “ubriacarsi” sempre, nella sua vita, della nona di Beethoven! Queste meravigliose note faranno esultare il suo cuore ed eleveranno la sua anima!

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    1. Grazie, Rosa. Anche a me piace Beethoven! E Chopin, Mozart, Einaudi…Brava! La musica fa ballare il nostro cuore ed elevare la nostra anima. Qualcuno ha detto di diffidare di chi non ama la musica.

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