W le melagrane!

Per la serie #almenounagioiaalgiorno…le protagoniste oggi sono le melagrane.

Di loro se ne parla nella Bibbia come una delle sette meraviglie, fra i frutti che la terra promessa produce in abbondanza, garantendo la vita: la terra donata da Dio è ricca perché “terra di frumento, di orzo, di fichi e di melograni; terra di ulivi, di olio e di miele” (Deuteronomio 8:8).

Insieme all’uva e ai fichi, sono anche i frutti che i dodici esploratori, dopo aver ispezionato la terra nella quale stavano per entrare e verificare che Dio aveva mantenuto la sua promessa, portano a Mosè: “Giunsero fino alla valle di Escol e là tagliarono un tralcio con un grappolo d’uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi” (Numeri 13:23).

In quanto segno della benedizione di Dio, decorano le vesti del Sommo sacerdote: “Farai sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo disporrai sonagli d’oro: un sonaglio d’oro e una melagrana, un sonaglio d’oro e una melagrana intorno all’orlo inferiore del manto” (Esodo 28: 33-34).

Nel Cantico dei Cantici sono simbolo dell’amore fecondo e dell’intensa relazione tra l’amato e l’amata. La bellezza dell’amata, colma di vitalità, é descritta dalla melagrana: “come spicchio di melagrana è la tua tempia dietro il tuo velo” (4:3; 6:7).

Persino nel giardino, luogo dell’amore, fioriscono i melograni. Lo sposo che cerca la sposa va a vedere se nel giardino sono sorti i germogli: “Nel giardino dei noci io sono sceso, per vedere il verdeggiare della valle, per vedere se la vite metteva germogli, se fiorivano i melograni(Cantico dei Cantici 6:11). L’amato scorge nel melograno, il cui frutto ricco di semi e di colore rosso simbolo del fascino dell’amore, che la sua amata è sposa feconda, piena di vita, portatrice di felicità.

Cosa posso aggiungere? Che sono eleganti, di un bel rosso rubino e che in cucina possono dare quel tocco in più in tante ricette: nei risotti, nei secondi a base di carne e di pesce, nelle insalate, nei dolci. Se ne può bere anche il succo…delizioso.

E poi non sono monotone: hanno una piacevole combinazione di acidità e dolcezza, sono ricche di antiossidanti e di vitamina C, quindi preziose in questo periodo.

Se non l’hai ancora provato ti consiglio il Tintoretto. È un cocktail, ottimo come aperitivo: versa nei bicchieri ⅔ di Prosecco e ⅓ di succo fresco filtrato. Completa con ghiaccio e decora a piacere.

Come vedi, anche stavolta… #almenounagioiaalgiorno!

Letizia Guagliardi

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