Dante Maffia e la Giornata Mondiale della poesia

CROSIA (CS) – Il poeta, romanziere e saggista Dante Maffìa (già candidato al premio Nobel per la letteratura) ha incontrato gli studenti del Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico Economico di Mirto Crosia. Nella scuola guidata dalla dirigente Sara Giulia Aiello i ragazzi hanno partecipato con interesse all’importante appuntamento culturale che è stato strutturato con cura dai docenti Gianfranco Manna e Giovanni Mulé e dai loro colleghi, in particolare Adele Borgese e Graziella Graziano.

Un incontro su “Poesia e pace”. Infatti, all’interno del salone ospitante la manifestazione formativa è stata affissa un’apposita cartellonistica realizzata dagli alunni. Tanti i cartelloni con vari messaggi e poesie per invocare la pace, sulla scia della situazione bellica in atto in diverse parti del mondo. L’incontro ha avuto luogo in prossimità della Giornata mondiale della poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 e che viene celebrata il 21 marzo. La data  coincide proprio con  l’inizio della primavera, stagione di rinascita della natura dopo il lungo letargo invernale. Ed è proprio con il genere poetico che si celebra la bellezza del creato.

La poesia è uno dei mezzi più preziosi che l’uomo possiede per esprimere le proprie emozioni. È un linguaggio universale di sentimenti, che va al di là della lingua, del componimento e che va dritta al cuore anche per la sua musicalità.

La scuola crosimirtese, appartenente al più ampio Istituto di istruzione superiore  di Cariati, ha organizzato l’evento in collaborazione con l’Associazione “Itaca – Dal Tirreno allo Jonio” e “Aglaia”. Il professor Giovanni  Mulé ha evidenziato l’importanza della poesia nella vita dell’individuo e ha messo in risalto l’umiltà e la generosità di Dante Maffìa che sente il suo fare poesia come un servizio per la collettività.

Nei saluti istituzionali, da remoto, la dirigente Aiello ha sottolineato che la poesia è vita. L’obiettivo della scuola – ha aggiunto – è spronare gli alunni a manifestare attraverso di essa le proprie emozioni.

Il professor Gianfranco Manna – responsabile di plesso – ha letto alcuni versi tratti dal poemetto “Di Rosa e Di Rose”.

La poetessa Anna Lauria, oltre a deliziare i presenti con la declamazione di varie poesie, ha fatto notare che non bisogna chiedersi cos’è la poesia, ma cosa fa la poesia. A suo giudizio ogni componimento poetico eleva il nostro intimo e dà voce a chi non ne ha.

Lo storico Francesco Perri ha sottolineato che per Maffìa la poesia è funzionale a far compiere un viaggio all’umanità verso la bellezza, conducendola verso vette sempre più alte di progresso.

Al poeta Maffìa, durante una lunga interazione con gli alunni, é stato chiesto se i poeti siano utili. Sua mamma – ha raccontato – lo redarguiva dicendo che, invece di perdere tempo a scrivere, sarebbe stato più opportuno che andasse a zappare la terra. Il poeta rosetano ha concluso prendendo in prestito una frase del poeta Rainer Maria Rilke secondo cui i poeti sono “api dell’invisibile”. Sono state tante e tutte interessanti le domande formulate dagli studenti e così si è tracciato un ritratto, non solo dell’artista ma anche dell’uomo Maffìa.

Anche la musica – come sempre – ha contribuito alla bellezza dell’evento: due studenti si sono esibiti con il violino e la fisarmonica. Intanto, il dibattito culturale fra l’esimio ospite e gli alunni rimane aperto: per tutto il mese di marzo il poeta continuerà a rispondere alle domande degli studenti di questa scuola.

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