Sei insegnante, educatore, genitore…?

Questo post di oggi lo dedico a chi si prende cura di bambini o di ragazzi. Un compito bellissimo e molto difficile. Chi si trova in una o più di queste posizioni deve essere consapevole di questa grande e meravigliosa responsabilità e anche dei vari ruoli che deve essere pronto a svolgere. Sì, perché deve essere anche un…

  1. AGRICOLTORE:

deve arare bene il “terreno” per farlo diventare adatto alla successiva semina; deve piantare continuamente e senza parsimonia i suoi semi affinché  questo sia verde, sano e curato; deve stare attento a ciò che coltiva: se semina gramigna raccoglie gramigna. Così ogni anno, in giugno e in luglio, potrà raccogliere con soddisfazione le spighe di grano mature.

2. GIARDINIERE:

deve saper raddrizzare le “piantine” affidate alle sue cure; deve potare i rami secchi, dare la giusta quantità di acqua, aria e luce; deve sfoltire per bilanciarne lo sviluppo. Se avrà fatto un buon lavoro, dopo molti anni vedrà un giardino rigoglioso, pieno di colori e di profumi.

3. IDRAULICO:

deve far fluire nella mente e nel cuore dei suoi bambini/ragazzi l’acqua fresca e pulita della conoscenza; deve sgorgare i tubi intasati da “calcare”, “ruggine” e “impurità”. Sarà soddisfatto del suo lavoro se vedrà nella loro vita il buon funzionamento dei vasi comunicanti da lui installati.

4. ELETTRICISTA:

deve saper accendere le scintille della curiosità e dell’immaginazione; deve attivare gli impulsi della creatività e della meraviglia; deve collegare i fili del coraggio, della determinazione, della perseveranza, dell’onestà e deve, anche, riparare i fili logori. Se avrà costruito un ottimo circuito elettrico, i suoi studenti potranno ricevere delle straordinarie scosse.

5. VASAIO:

deve modellare, plasmare, trasformare quella materia viva che è il suo allievo. È “come argilla nelle sue mani” e il bravo artigiano sa che si deve armare di sapienza, di tenerezza e di fede. Ma sorride mentre lavora, perché sa che quella massa informe diventerà un pezzo unico e bellissimo.

6. FORNAIO:

deve miscelare le farine adatte per dare consistenza; dosare il sale e l’olio per insaporire le lezioni  e aggiungere la giusta quantità di lievito per dare energia e aiutare la crescita; deve sapere qual è l’aria che favorisce la buona lievitazione e deve impastare mettendo in sintonia la testa e le mani: con tocchi delicati e precisi altrimenti “la pasta soffre”. E poi deve aspettare che l’impasto faccia le bolle, deve rispettare i suoi tempi, dargli una forma e metterlo in forno. E aspettare che si cuocia. Perchè  il segreto di un buon pane è la pazienza.

Quante attività ci sono da fare! Anche quest’anno…rimbocchiamoci le maniche!

Letizia Guagliardi

6 risposte a "Sei insegnante, educatore, genitore…?"

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  1. Credere nelle potenzialità dell’alunno e calibrare l’intervento educativo alle esigenze dello stesso, mi riferisco a tutti coloro che vivono situazioni di svantaggio, difficoltà e disagio. Grazie Letizia!

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  2. Buongiorno carissima prof e buona domenica, come sempre scrivete e pubblicate cose vere,condivido, anche perché ho da poco iniziato il tirocinio in un asilo e una bimba di quattro anni ha detto: maestra, mamma che cambia?? Sono sinceri e affettuosi e se ci penso è vero, quando vai oltre e vedi il cuore di una persona allora maestra e mamma cosa cambia, volevo condividere con voi questo pensiero,buona giornata

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  3. Ho accarezzato il volto dei bimbi con le mani dei loro genitori, ho asciugato le loro lacrime con i loro cuori, li ho educati con la loro intelligenza. Genitori ed io: la stessa grande nave nel mare dell’amore! (Ho insegnato nella scuola materna). Buona serata, carissima!

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