Riciclo creativo… con l’Amigurumi!

Buongiorno!

Le creazioni stamattina ce le offre Elena Avena e sono molto simpatiche. La tecnica impiegata è l’Amigurumi che significa, letteralmente, “giocattoli lavorati all’uncinetto” o, talvolta, a maglia. È l’arte giapponese di lavorare all’uncinetto o a maglia piccoli animaletti o creature antropomorfizzate. Il nome è il risultato della combinazione delle parole giapponesi ami, che significa lavorare a maglia o all’uncinetto, e nuigurumi, che significa peluche. Caratteristica estetica degli amigurumi è essere kawaii, un aggettivo della lingua giapponese che può essere tradotto in italiano come “grazioso”, “adorabile”, “carino”. Eccole:

Questa chioccia e i suoi pulcini fanno proprio tenerezza
E questi due poi…hanno anche le borsette!
Ancora tenerissimi animaletti

I materiali usati? Cotone grosso e da ricamo, colla rapida, ritagli di stoffa per riempire, occhi per animali (in merceria), nastrini, cordoncini, bottoni, perle e perline.

Come qualcuna già sa il cuore di una creativa soffre all’idea di buttare gli avanzi e quindi…spazio alla fantasia! Questi sono solo tre esempi di cosa si può realizzare. C’è da divertirsi, soprattutto se si crea insieme ai bambini.

Complimenti e grazie a Elena.

Con questi sprazzi di creatività direi che il nostro animo ora è ben disposto per affrontare la giornata.

A domani!

Letizia Guagliardi

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