Qual è la tua solitudine?

solitudine 3

Fra “stare da soli” e “sentirsi soli” io credo ci sia un abisso.

A volte si sceglie di stare da soli. In questo caso si tratta di una pausa necessaria, spesso produttiva e mi riferisco agli artisti (pittori, scrittori, musicisti): loro sanno che, nel silenzio di un luogo appartato, trovano ispirazione e creatività. Così era anche per i personaggi della storia spirituale dell’umanità, che proprio nella solitudine potevano meditare e stare in pace con se stessi e in comunione con il mondo.

Non è la stessa cosa, invece, per chi si sente solo anche quando si trova in mezzo a tante persone e per questo prova un continuo senso di vuoto accompagnato da paura, tristezza e depressione. A volte anche rabbia e frustrazione.

In inglese queste due forme di solitudine sono ben distinte: solitude (quando si sceglie di stare da soli e si sta bene con se stessi) e loneliness (quando la solitudine si subisce e quindi si soffre).

Il commissario Ripetti, per esempio, prova un profondo senso di vuoto. Ha un buon lavoro, vede tanta gente ogni giorno, la sua scrivania è ordinata, niente è fuori posto.

Come la mia vita. Va sempre sullo stesso binario, mai una deviazione, mai un rallentamento né un’accelerazione. Sempre lo stesso paesaggio… tutto sempre uguale. (p.85)

Giorno dopo giorno, anno dopo anno, in quel vuoto lui c’è caduto e ci si è rifugiato.

Ripetti è rientrato a casa. È tardi, come al solito, ma tanto non l’aspetta nessuno. Proprio nessuno no, c’è Blanche, la gatta morbida e bianca che a volte gli si struscia sulla gamba, altre volte lo ignora. (p.135)

Anni fa, lui si era innamorato di Viola, la regina dei fiori, ma…

… lei, con aria regale ma implacabile, gli disse semplicemente che non era interessata ad avere una relazione. Non è più ritornato nel negozio di Viola e nessuna luce ha più brillato nei suoi occhi e nel suo cuore. Nessuna fretta più di finire il lavoro per andare da lei.

Da quella sera, il commissario Ripetti è ritornato alla sua vita placida, al suo lavoro placido, alla sua placida Blanche. (p.142)

Ripetti non è reale, vive solo nel mio libro “Il giardino dei fiori proibiti“, però nella realtà ci sono davvero persone che sono intrappolate nel vuoto della solitudine che è dentro di loro.

IL GIARDINO DEI FIORI PROIBITI COPERTINA

La buona notizia è che questo vuoto si può riempire. La notizia più interessante è che bisogna riempirlo nel modo giusto, quello che permette di risalire, pian piano, in superficie. In tal caso, una volta individuato con esattezza il tipo di vuoto che si ha dentro, la solitudine diventa una benedizione.

Letizia Guagliardi

 

5 risposte a "Qual è la tua solitudine?"

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  1. Bg a tutti…sto leggendo il tuo libro…ed ho superato la parte in cui descrivi Ripetti e Viola…e le loro storie.
    Forse c’è un po’ tutto…la solitudine scelta…ed anche imposta…probabilmente hai già dato le risposte…ma la realtà supera sempre la fantasia …anche per i motivi della solitudine di chi è o appare solo ad un occhio ed anima attenta e sensibile…

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    1. La maggior parte di noi fatica a cogliere il vero significato e la forza della solitudine come stato interiore. Essere soli non significa affatto che ci manchi qualcosa, al contrario significa essere completi. Di cosa? Della pienezza che è in noi, la quale, se percepita, ci donerà uno stato di calma e di tranquillità che fa vivere bene. Ma questo benessere non si raggiunge attraverso la solitudine intesa come “stare da soli con i propri pensieri”, anzi è proprio la loro eccessiva presenza a impedirci di raggiungere quello stato contemplativo di cui ha bisogno il nostro cervello. Stare veramente soli vuol dire farsi abbracciare dal silenzio, lasciarsi andare, fino ad approdare a quel vuoto interiore che i Saggi chiamano “sostanza suprema dell’Essere”.

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  2. Rosa De Simone “L’amore noto’la solitudine in riva al mare e disse:perche’ rimani sola quando tutto il mondo cerca qualcuno o qualcosa?La solitudine si volto’ e, guardando negli occhi l’amore rispose:perche’ tutti cercano qualcosa e qualcuno per non sentirsi soli mentre io vivo sola per incontrare te dentro di me!”Che bello questo pensiero!Lo condivido!Quando sono da sola, anche io incontro l’Amore di Dio verso di me!Lo guardo e Lui mi guarda!Sono guardata!Il suo occhio nel silenzio della mia stanza, e’ una risonanza magnetica e ripeto: sono guardata dal Signore!Staccarsi momentaneamente dal resto del mondo , mi fa riposare, allena il mio spirito ela mia mente!!!

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