… perché è divertente, perché stimola la mente creativa, perchè è utile per inspirare nuove storie (da scrivere o da raccontare).
Questo è stato uno degli argomenti che abbiamo incontrato, stamattina, nel Laboratorio di scrittura creativa “Io scrivo con letizia”, durante la quinta tappa del nostro magico, misterioso e meraviglioso viaggio nel mondo delle parole.
SCRAP deriva dall’inglese “ritaglio” e BOOKING significa “fare un libro”, quindi un libro fatto con i ritagli. Secondo me ogni scrittore dovrebbe usare questo metodo perché offre molti benefici, fra cui anche quello di rilassare il corpo e di dare una sferzata di energia alla mente.
Cosa si ritaglia? Il metodo scrabooking allena ad essere selettivi: si ritagliano (con le forbicine apposite) le immagini, le foto, le parole… solo quello che ci fa fermare a riflettere. Tutte le cose ritagliate di volta in volta si raccolgono in una scatola (io ne ho due: una per le immagini, una per le parole) e, quando ne abbiamo bisogno… la apriamo, scegliamo ciò che ci serve e lo incolliamo su un foglio (o più fogli). Ogni foglio (con dei buchini sul lato sinistro, così sarà infilato negli anelli di un raccoglitore), formerà il nostro “scrapbook“, il libro dei ritagli.

Nel nostro laboratorio io e i 40 bambini della 4 e 5 A della scuola elementare “A. Amarelli (Porta di Ferro – Rossano) abbiamo iniziato il nostro scrapbook, dedicato proprio alla bellissima esperienza che stiamo condividendo in questo periodo, insieme alle loro maestre.
Lo scrapbooking non è utile solo agli scrittori: va bene anche per chi vuole realizzare dei biglietti di auguri personali (quindi originali), per esempio, o per chi vuole impegnare i bambini in un’attività che li abitua a sfogliare giornali e riviste (quelli che trovano in giro per casa, o quelli che si ammucchiano senza nemmeno essere stati letti e poi vengono buttati tutti insieme), a guardare con attenzione le proprie foto (e magari decidere di stampare quelle che ritengono più interessanti), ad aguzzare lo sguardo, a cogliere i piccoli particolari, ad imparare parole nuove… magari insieme ai loro nonni!

Per quanto riguarda noi adulti – scrittori e non – utilizziamo lo scrapbooking per ritagliarci, durante la nostra giornata, dei momenti di riflessione, degli spazi di creatività, degli interstizi energizzanti fra una cosa e l’altra, delle pause che facciano bene a noi e a chi ci sta intorno.
Ne verrà fuori, ne sono sicura, un meraviglioso scrapbook.
Il libro della nostra vita.
Letizia Guagliardi
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