Il post di oggi esce in ritardo rispetto alla consueta pubblicazione (la domenica mattina) perché sono appena tornata da una vacanza di 5 giorni a Siena e San Gimignano. Potrei scrivere pagine intere sulla bellezza di questi luoghi (nella foto sopra solo un piccolissimo esempio) ma credo non ce ne sia bisogno. Voglio, invece, soffermarmi su un altro aspetto.
Quando visito un luogo cerco sempre di cogliere, oltre a ciò che è visibile, anche e soprattutto quello che non si percepisce guardando semplicemente. Mi riferisco all’anima delle cose che i miei occhi vedono, a quello che trasmettono al mio cuore e alla mia mente.
Ho visto opere create da uomini che hanno vissuto secoli prima di me, ho sgranato gli occhi davanti alla loro magnificenza, mi sono emozionata nell’ammirare i dipinti, i mosaici, le sculture, gli archi, le torri, i palazzi, le fontane, le piazze. Ogni singola cosa testimonia di cosa è capace l’uomo, di quanta bellezza è in grado di creare, quali altezze e quali profondità sa sfidare. Sa rispettare la natura e prendersene cura perché riconosce che quasi tutto viene dalla terra. Ama gli animali e li protegge perché ne riceve, a sua volta, gran beneficio. E così con le donne e i bambini, con il suo prossimo, con ogni cosa o persona che lo circondano.
Poi mi sono fermata a riposare davanti ad un pozzo e mi è apparsa nella mente l’altra faccia dell’uomo, le sue molteplici contraddizioni, il suo lato oscuro.
L’essere umano è misterioso, il suo cuore è insondabile. Perché è indubbio che l’uomo è anche capace di fare il male, o di osservare il male senza fare nulla.
Come dei lampi nella mia testa sono balenati tutti gli strumenti di tortura e tutte le armi che la sua immaginazione è capace di inventare e di usare; le donne e i bambini violentati, sfruttati, umiliati; tutte le persone vittime di soprusi, di inganni, di ingiustizie; tutti gli animali uccisi senza motivo, vivisezionati, torturati; i fiumi inquinati, la terra sporcata, i boschi incendiati, i paesaggi deturpati, le opere d’arte mutilate.
Quando ho lasciato il pozzo ho ripreso il cammino per le strade medievali di Siena e sono arrivata in Piazza del Campo. Anche qui mi sono seduta e ho osservato le decine e decine di persone che passavano davanti a me: uomini, donne e bambini di ogni razza, di ogni età, di ogni lingua. Anche nei musei, nelle chiese, nel Duomo… tantissime persone con il naso in su ad ammirare, con gli occhi sorridenti a contemplare, con le labbra appena socchiuse per sussurrare parole di meraviglia.
E quindi sono giunta alla conclusione… anzi, ne ho avuta la conferma, che davanti alla Bellezza l’animo umano si rasserena, si commuove, è spronato a migliorarsi e a migliorare ciò che gli sta intorno.
Non stanchiamoci di cercare il buono in ognuno di noi, sforziamoci di scoprirlo nel nostro prossimo, desideriamo di rendere proficua ogni nostra giornata, infondiamo nei nostri figli (nipoti, alunni…) un profondo senso di giustizia, di onestà, di dignità. Facciamogli scoprire perché è importante realizzare i propri sogni, perché bisogna creare e rispettare la bellezza intorno a noi, trasmettiamo loro la voglia del lavoro ben fatto, delle cose fatte con amore. Soprattutto, impariamo a vedere l’anima delle cose. E per far questo dobbiamo saper usare gli occhi del cuore.
Dentro di noi albergano due lupi, uno docile e di animo buono, l’altro violento e pieno di rabbia. Sta a noi decidere, ogni giorno, quale lupo nutrire.
Letizia Guagliardi
Le tue riflessioni sono molto stimolanti. È importante alzare lo sguardo quanto più possibile, cercare di eguagliare gli ottimi esempi e le grandi azioni per conferire alla nostra vita un senso. Orazio scrisse “Exegi monumentum aere perennius” (Ho edificato un monumento più duraturo del bronzo), riferendosi al carattere eterno dei propri versi e della propria poesia. Dobbiamo vivere con la consapevolezza di potere edificare anche noi, in ogni azione, solidi monumenti.
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Vincenzo, il tuo commento mi ha incoraggiata perchè è proprio di consapevolezza che si tratta. Dobbiamo averla e dobbiamo spronare gli altri ad acquisirla.
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Buongiorno Letizia è vero ci meravigliamo davanti a tutto ciò che l ‘ uomo ha realizzato nell’arte …in genere ..ecco perché dobbiamo trovare sempre la parte più bella e positiva negli altri
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Proprio così, negli altri e prima di tutti in noi stessi.
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Ciao a tutti. Rispondo in ritardo. Molto interessanti le tue considerazioni. Ma l’essere umano è come una moneta…bene e male uniti insieme. Sinceramente penso che il compito di ognuno è quello di tendere al bene, migliorando se stessi e chi ci sta vicini…non importa in che modo e con quale ruolo. Ma poiché siamo imperfetti possiamo sbagliare…quindi dobbiamo annullare i nostri sbagli con il bene. Quanto ci si riesca…lo deciderà il buon Dio. Di certo ha ragione, e non ricordo chi sia stato, a dire ” quando la scienza incontra la fede nasce l”arte” e di esempi ne abbiamo tanti…sotto gli occhi…basta guardare e vedere. Buona serata a tutti..
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Sì, Merlino. Di esempi positivi ne abbiamo tanti, basta osservarli e cercare di imitarli. Grazie per il tuo contributo e buona serata anche a te.
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Buona sera Letizia!Anche io tempo fa sono stata aSanGimignano e sono rimasta “incantata” nell’ammirare tante bellezze! Che mani fatate!Del resto Dio, che e'”bellezza per eccellenza”, si serve delle mani dell’uomo per manifestare la sua grandezza! Ma l’uomo ha anche il cuore per amare persone, animali e natura!Ma poi c’e’in lui l’altra faccia: quella del male!Quanto male nella nostra società’!Cerchiamo di non nutrirlo questo” lupo”!Curiamo il “lupo buon”o perche’come dice Kipling: solo cosi’ sarai veramente uomo,figlio mio!
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Grazie, Rosa.È vero: Dio si serve di noi, perciò sforziamoci di fare la Sua volontà.
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La lettera ai romani al cap7 e verso 19 recita:”infatti il bene che io voglio,non lo faccio;ma il male che non voglio,quello faccio.Ora,se io faccio ciò che non voglio,non sono io che lo faccio,ma è il peccato che abita dentro di me.
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Vero, Antonio. I due lupi dentro di noi si chiamano carne e spirito. Quale facciamo prevalere?
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