Soffrite di lentiggini?

È iniziato un nuovo laboratorio di scrittura creativa! Ora è il turno della 4 A (Scuola Primaria “Monachelle” di Rossano), altri piccoli scrittori, stesso entusiasmo ed energia, stessa voglia di scrivere e di inventare storie.

Nei tre precedenti laboratori (4 D-4 C e 4 B) eravamo entrati nel mondo di Pinocchio, di Bella e la Bestia e di Biancaneve. E ora?

Per questo quarto e ultimo laboratorio dell’anno scolastico 2023/2024 ho scelto un altro classico della letteratura per ragazzi – che è comunque anche per noi adulti: Pippi Calzelunghe.

Ho letto il libro da bambina e ho guardato in TV tutte le puntate. Da adulta ho riletto il libro: Pippi è sempre attuale e mi piace ancora. Questa bambina sempre allegra, che si diverte con poco, che ignora le convenzioni e gli stereotipi, che non aspetta il Principe Azzurro, che è attiva e si dà da fare, ancora oggi ha tante cose da insegnarci.

Capitarono invece davanti ad una profumeria, nella cui vetrina figurava un gran vaso di pomata contro le lentiggini, con accanto un cartello che diceva:

“Soffrite di lentiggini?”

“Cosa dice quel cartello?” chiese Pippi, molto interessata.

“C’è scritto: Soffrite di lentiggini?” disse Annika.

“Davvero!” borbottò Pippi, meditabonda. “Beh, una domanda educata richiede una risposta educata. Venite che entriamo”.

Spinse la porta ed entrò, seguita da Tommy e da Annika. Dietro al banco stava in piedi una signora anziana e Pippi si rivolse a lei.

“No” disse, con decisione.

“Vuoi qualche cosa?” chiese la signora, piuttosto perplessa.

“No, le ripeto” disse Pippi.

“Non capisco che cosa tu intenda” disse la signora.

“No, non soffro di lentiggini” si spiegò meglio Pippi.

Allora la signora capì ma poi lo sguardo le cadde sulla faccia di Pippi e sbottò in una sonora risata:

“Ma se hai il viso coperto di lentiggini, bambina mia!”

“Sicuro” disse Pippi, “ma non ne soffro: anzi mi piacciono. Buongiorno!”

E si girò per uscire ma sulla porta si arrestò e gridò:

“Se invece vi dovesse arrivare qualche porcheriola per avere ancora più lentiggini, vi prego di mandarmene a casa sette o otto barattoli!”

E poi abbiamo riflettuto. Pippi è sicura di sè, è spiazzante, ironica ed è libera dalle convenzioni: è fiera delle sue lentiggini, mentre – ai suoi tempi – venivano nascoste sotto strati di cipria. Ha una forte personalità, è pienamente se stessa ed è creativa. Ecco perché l’ho scelta: mi ha affascinato da bambina e sta affascinando i piccoli scrittori del mio laboratorio. Abbiamo iniziato da lei per arrivare a parlare di noi: a Pippi l’autostima non manca di certo e a noi? Quanta ne abbiamo? Perché è importante averla? Come si può coltivare e nutrire?

È importante sapere che abbiamo delle risorse interiori a cui possiamo attingere per trovare il nostro posto nel mondo. È utile conoscere i nostri punti di forza, sviluppare il nostro modo di pensare, avere la consapevolezza che nessuno di noi è perfetto e che ognuno di noi è bello a modo suo, anche con i difetti. Anche con le lentiggini!

Letizia Guagliardi

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