“Il mercoledì pomeriggio mamma e altre signore di Acquachescorre vanno al “Club dei fili d’amore”. Lì trascorrono un paio d’ore: sferruzzano o ricamano, chiacchierano e sorseggiano thè. Chissà che si dicono lì dentro…”.
I club femminili più importanti sono nati verso la fine dell’800. Le donne stavano prendendo coscienza di sé e dei loro diritti. Cercavano l’emancipazione, il riconoscimento e la cultura, riservata soprattutto agli uomini. Alcuni club si occupavano della diffusione letteraria ed erano occasioni di confronto, di socializzazione e di lavoro.
In Italia, la prima lega promotrice degli interessi femminili nasce a Milano nel 1881 e nel 1897 a Roma, l’Associazione per la donna coordinata da Anna Maria Mozzoni, Emilia Mariani e Maria Montessori. Seguirà, nel 1898, l’Unione femminile, con lo scopo di promuovere il suffragio politico, la tutela del lavoro e della maternità e il divorzio.
Insomma, era chiaro già allora che per sviluppare progetti utili e belli si dovevano far incontrare saperi e competenze diversi. Anche oggi, soprattutto oggi, c’è bisogno di visione e di condivisione!
Buona giornata.
#almenounagioiaalgiorno
Letizia Guagliardi
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