Nel pubblicare questo post il mio orgoglio di insegnante viene fuori di prepotenza.
Succede spesso, a dir la verità, ma in particolare quando gli alunni della mia scuola – l’ITI “E. Majorana “ di Rossano – evidenziano le loro doti in manifestazioni di particolare interesse.
Stavolta si tratta della borsa di studio IO NON BULLO, promossa dall’associazione MANI IN ALTO, e loro si sono classificati al primo posto per la categoria “gruppi video”! La premiazione è avvenuta nel chiostro di San Bernardino e il loro lavoro – il video che puoi vedere qui sotto – ha dimostrato che la tecnologia, quando è saputa usare, può essere d’aiuto alla società civile, in questo caso mettendo in luce la sofferenza di chi è vittima di atti di prevaricazione, violenza, soprusi e pregiudizi, online e offline.
I ragazzi che hanno partecipato al progetto frequentano la 4 A Informatica e hanno lavorato su due fronti: 1) l’implementazione di un sito web e la pagina social dedicata per consentire di denunciare – in anonimato – una situazione di disagio e di sopruso e 2) la realizzazione di un video per dare voce reale a una sofferenza che spesso è subdola, sottile e velata.
Uno di questi studenti -Jonathan Elia – con la maestria di un professionista ha scritto la sceneggiatura e ha diretto con l’anima dell’artista i compagni e le nostre splendide ragazze, elementi trainanti ed essenziali. Il titolo del video è: “Chi tace e piega la testa muore ogni volta che lo fa”.
Hanno vinto la borsa di studio: Pasquale Rizzo, Luigi Chiarello, Alex Pio Le Fosse, Daniel Mario Falbo, Cristian Giuseppe Pace, Mario Pio Madeo, Diego Oprea, Luca Pio Sibbio, Jonathan Elia, Maria Versaci, Martina Pia Ruffo.
Hanno preso parte alla realizzazione del video (in cui appare anche la mia collega Giusy Scattarella) senza concorrere per la borsa di studio: Giovanna Leone, Alessandra Infante, Francesco Giuseppe Cavallari, Vincenzo Capristo, Marco Diacono. Mattia Calarota, Gaetano Mingrone.
Abbraccio davvero con soddisfazione tutti loro, non solo per aver vinto questo premio ma, soprattutto, perché riconosco in loro dei talenti che stanno curando e mettendo in luce sempre più: la creatività delle idee, l’impegno nella scrittura, la poesia delle inquadrature, la magia nel voler trasmettere le emozioni, il piacere di condividere un progetto e di lavorarci insieme. Bravi!
Letizia Guagliardi
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