Dovunque noi siamo, in ogni momento, ci sono decine di cose interessanti intorno a noi. Se ne accorge chi guarda più da vicino, chi fa attenzione ai particolari che si nascondono, chi cerca con lo spirito dell’osservatore, chi usa tutti i sensi nelle sue indagini.
Nella 7^ tappa del nostro meraviglioso viaggio nel mondo delle parole io e i bambini della 4 e 5 A della scuola primaria “A. Amarelli” (Porta di Ferro – Rossano) abbiamo fatto proprio questa scoperta: il mondo che ci circonda è pieno di cose che hanno un valore. Il problema è… come riconoscere questo valore in modo da poterlo trasformare in qualcosa di utile?
Innanzitutto bisogna cominciare a osservare il mondo intorno a noi come se non l’avessimo mai visto prima (come farebbe un marziano appena atterrato).
Nel laboratorio di scrittura creativa Io scrivo con letizia abbiamo riflettutto, per esempio, su ciò che abbiamo visto stamattina mentre ci recavamo a scuola. Cosa ha attirato il nostro sguardo? Quali odori abbiamo percepito? E quali suoni e rumori abbiamo sentito? Abbiamo osservato delle persone? Quale loro caratteristica ci ha colpito?
È stato un elenco che non finiva più (l’ho interrotto io a un certo punto!) perché i bambini si sono scatenati. Hanno ricordato tutto ciò a cui, durante il percorso casa-scuola, non avevano fatto caso ma che ora, invece, riappariva nella loro mente: l’odore buonissimo del pane appena sfornato e quello nauseante di gomma bruciata; una coppia di fidanzati che discuteva su un marciapiedi, un gattino che zampettava allegro…)
La curiosità è una qualità che abbiamo da bambini e che non dobbiamo assolutamente perdere man mano che cresciamo. Anche da grandi dobbiamo tenerci stretta la capacità di mantenere occhi e intelletto aperti sul mondo.
Ognuno di noi (e uno scrittore soprattutto) deve avere l’atteggiamento che è tipico dei bambini: guardarsi intorno, fare tante domande, saper cogliere anche gli episodi apparentemente banali e trasformarli in una storia che abbia un senso e che trasmetta delle emozioni e dei valori.
Risultato? A furia di guardare molto fuori si finisce per diventare molto ricchi dentro.
E i bambini del mio laboratorio – se continuano così – saranno molto ricchi. Senza alcun dubbio.
Letizia Guagliardi
Rispondi