La Società Cooperativa Sociale “I figli della luna” di Rossano ha appena inaugurato l’anno 2019, confermando gli obiettivi che si era prefissata già dal suo inizio (nel 2010): migliorare la qualità della vita e favorire l’integrazione sociale delle persone svantaggiate (minori, anziani, disabili) attraverso la gestione di servizi socio-sanitari, educativi e assistenziali.
Ho deciso di parlarne in questo post perché penso che la solidarietà sia uno dei tanti modi, fra i più belli, per scrivere qualche pagina significativa della nostra vita.
Solidarietà, secondo me, non significa soltanto mandare un sms di tanto in tanto con qualche spicciolo (serve anche questo, ovvio) e poi dimenticarsene. Prendersi cura degli altri, dare il proprio aiuto quando serve, dedicare un po’ del proprio tempo a chi è solo, confortare con una parola di incoraggiamento chi è demoralizzato, per esempio, devono diventare un’abitudine, una disposizione dell’animo, un modo di vivere. I benefici saranno reciproci: per chi offre e per chi riceve. E chi riceve, a sua volta, può dare e così si crea una concatenazione d’amore, un filo resistente che ci unisce tutti e ci dà speranza per una vita più serena, per un mondo migliore.
“Fa’ agli altri ciò che vorresti gli altri facessero a te”
Il nostro libro, quello iniziato da tredici giorni, (vedi È iniziato il primo capitolo…) si arricchisce così di episodi che lo rendono emozionante e che, come scrisse Emily Dickinson, non renderanno vano il nostro vivere:
Se io potrò impedire
ad un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano.
Se allevierò il dolore di una vita
o allevierò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano!
Se vuoi, puoi guardare (QUI) il video “I bambini della luna” (realizzato da mia figlia e dedicato a dei bambini speciali).
All’Associazione “I figli della luna” auguro un anno intenso di belle opportunità, di obiettivi raggiunti e di portare ancora sollievo e tanti sorrisi a chi è nel bisogno.
Letizia Guagliardi
Ti ringrazio, Dio buono, per la luna, questa meravigliosa stella dalla quale ha preso il nome la Società Cooperativa di Rossano: “I figli della luna”. Bella la luna che ha rischiarato le notti di Pascoli e di Ungaretti! Voglio cantarla anche io insieme a Leopardi questa luna! “Dolce e chiara è la notte e queta sopra i tetti e in mezzo agli orti posa la luna” (La sera al dì di festa). Sì, questi figli della mia “amata luna” possano essere illuminati, possano non fermarsi mai ed essere eroi di un sogno; quel sogno meraviglioso che porta i cuori ad amareTUTTi! “Se per te contano tutti gli uomini, tu sarai uomo figlio mio!”(Rudyard Kipling).
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Una delle cose che apprezzo di più nei tuoi commenti, Rosa, è la tua capacità di saper collegare ogni argomento del post con poesie o con frasi di poeti e scrittori. Brava!
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