I libri pesano tanto eppure…

… eppure chi se ne ciba e se li mette in corpo vive tra le nuvole (Luigi Pirandello).

Questa è la frase che ho scelto quest’anno per partecipare con gli studenti della mia scuola (l’ITIS di Rossano) al concorso nazionale “Il maggio dei libri”.

Locandina realizzata dal Prof. Edoardo De Simone

Ieri mattina, nell’Aula Magna, si è svolta la “Festa ai pregiudizi”, alla quale hanno partecipato studenti e docenti, la Dirigente e il dott. Antonio Iapichino (sociologo e giornalista), anche lui promotore di un’interessante e attiva campagna di  sensibilizzazione alla lettura, “Il libro… mio amico”.

Perché abbiamo fatto la festa ai pregiudizi? Perché, intorno ai libri e alle lettura, ce ne sono tanti: i libri sono noiosi… non ho tempo per leggere… con la cultura non si mangia…

Questi e altri luoghi comuni, poverini, se la sono vista proprio brutta! Prima di tutto, cinque ragazzi, rappresentanti di cinque prime, hanno letto un racconto scritto da loro. Un esercizio di scrittura “a staffetta”: una classe ha iniziato una storia e l’ha passata alla seconda, che aveva il compito di continuarla, e poi alla terza e così via.

Un bellissimo esempio pratico che ha dimostrato come la scrittura, prima, e la lettura a voce alta poi, abbiano il potere di sviluppare la fantasia, la creatività e l’empatia.

La nostra Dirigente, la dott.ssa Pina De Martino, ha aperto la festa parlando della ricchezza contenuta nei libri, di cui solo chi legge può appropriarsene. Ha parlato dei diritti del lettore (ricordando alcuni di quelli stabiliti da Daniel Pennac): il diritto, innanzitutto, di scegliere il libro da leggere, di saltare le pagine (quelle che ci annoiano), di non finire un libro. Soprattutto, il diritto di emozionarsi, di sognare e di prendere parte alle vicende di un libro: se la storia che stiamo leggendo non ci “prende”, dobbiamo cambiare libro.

Il dott. Iapichino, che ha fatto da moderatore a tutta la manifestazione, ha interagito con i ragazzi presenti attirando l’attenzione sui benefici che la lettura procura in ognuno di noi e suscitando in loro, soprattutto nei lettori deboli, la curiosità intorno ai libri capaci di tenerci avvinti alle pagine di un libro, desiderosi di sapere come si evolveranno le vicende del protagonista, come si concluderà un’avventura, come si risolverà un problema…

Io ho parlato della lettura come mezzo, anche, per “evadere” – anche se solo per un po’, da un luogo che ci sta stretto, da un problema che ci assilla, da una situazione che ci annoia o ci deprime. Ciò ci aiuta a “staccare la spina”, a disconnetterci, basta anche una mezz’ora al giorno. Dopo, potremo riprendere con più carica.

Tutto questo l’ho detto anche a nome di Francesco (ergastolano detenuto nel carcere di massima sicurezza di Rossano) con cui ho scritto il libro “Sulla linea…la mia vita dietro le sbarre“, dal 5 maggio in libreria.

https://i0.wp.com/www.ferrarieditore.it/wp-content/uploads/2017/05/Sulla-linea....jpg
Clicca sull’immagine per ulteriori informazioni

È stato grazie ai libri, allo studio e alla scrittura se lui ha potuto conquistare la sua dignità di uomo e sentirsi libero anche se recluso. Chi meglio di lui può testimoniare come un libro può aiutare ad evadere?

Una bella festa, insomma, in cui ognuno di noi ha fatto del suo meglio per diffondere il contagio, per trasmettere il virus della passione per la lettura (e la scrittura). Mi è sembrato  di vedere molti pregiudizi scappare via sgomenti e arrabbiati.

E tu, hai la piacevole abitudine di leggere? C’è stato almeno un libro che ti ha lasciato un segno, che ti ha cambiato, che ti ha nutrito?

Letizia Guagliardi

9 risposte a "I libri pesano tanto eppure…"

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  1. Ciao Letizia e complimenti per il tuo libro: ti apre la mente e il cuore. Ricordare un libro che mi è rimasto dentro …Non saprei dirti un titolo ..perché ognuno di loro ha lasciato un segno in me…

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  2. Ciao Letizia,
    Purtroppo ancora non ho potuto leggere il libro. Non perché non ho avuto tempo…..ma per il semplice fatto che mio figlio me lo ha praticamente sequestrato! Per il momento lo sta leggendo lui e mi accorgo che si immedesima nelle avventure di Francesco. Poi toccherà a me.

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  3. Ciao Letizia! Leggere per me è vitale e mi reputo una lettrice “feroce”. Come forse tutti i grandi lettori non ho libro preferito ma, di volta in volta, mi appassiono a quello che sto leggendo. Spero di contagiare con questo “vizio” coloro che mi circondano. Il libro di Francesco mi incuriosisce molto e ho intenzione di leggerlo al più presto per commentarlo insieme a te sul tuo blog.

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    1. Già il vederti appassionata a quello che stai leggendo, dirlo ai tuoi alunni e ai tuoi amici e portarti sempre un libro in borsa è un esempio per gli altri. Anche così si diffonde il contagio. Per quanto riguarda il mio libro… aspetto la tua recensione. A presto, Patrizia.

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  4. Un libro è cibo per la mente…leggerne tanti significa essere curiosi ed “affamati”, ma significa anche sintonizzarsi con persone lontane nel tempo e nello spazio ma vicine empaticamente sulla lunghezza d’onda della storia che leggiamo…

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  5. Proprio così, Merlino. Il compito di un buon libro è quello di farti entrare nella storia che contiene, trasmetterti delle emozioni e farti riflettere. Se questo non avviene… si cambia libro.

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  6. Ho sempre avuto i piedi per terra ma da quando ho cominciato a leggere la Bibbia è capitato che più leggo e più mi sembra di vivere in quegli avvenimenti. A volte mi sento trasportato come nel principio della creazione, passo passo negli avvenimenti successivi.E’meraviglioso, mi rendo sempre più conto di come Dio è reale e mi apre gli occhi per vedere il Suo cielo al di sopra delle nuvole della mia sapienza,dei miei pregiudizi. Un giorno ho chiesto a Dio di perdonare il mio peccato e di portarmi nella Sua salvezza nel nome di Gesù e per la Sua grazia. Lo ha fatto davvero, non potevo crederci, è tutto vero e reale. Dio c è e anche il Suo cielo oltre qualunque nuvola…che bello! Leggiamo tutti questo Libro.

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  7. Caro Antonio, dalle tue parole si capisce chiaramente che questo meraviglioso libro ti ha travolto, trasformato e segnato in modo positivo. Mi associo alla tua esortazione: leggiamo la Bibbia. Questo è il libro dei libri, poi seguono gli altri.

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